Non perdetevi l’intervista a Andrea Ciaffaroni alias Erlupo di Ghostbusters Italia, il fanclub ufficiale degli Acchiappafantasmi! www.movieandco.it
C’è chi fa informazione pubblicando riviste e materiale divulgativo, chi si dedica alle apparizioni in costume, chi riproduce materiale di scena; esiste anche chi ha semplicemente creato un gruppo di discussione su facebook, altri si limitano a guardare, magari facendosi scattare fotografie accanto a chi indossa un costume della propria serie cine televisiva preferita. Tutte queste cose sono il fandom, il mondo divertente e colorato che gira intorno ai fenomeni di costume creati da televisione, cinema e fumetti. In Italia, come all’estero, molte sono le persone che si incontrano per seguire e alimentare la propria passione. Li vediamo in costume alle varie manifestazioni sparse per la penisola, li incrociamo sui social network, andiamo a curiosare sui loro siti alla ricerca di informazioni dettagliate sulla nostra comune passione, riconoscendo loro una certa autorità in merito. Spesso sono persone che dedicano gran parte della loro vita a trasformare il divertimento per sé stessi in divertimento per tutti. Impegnano risorse e tempo libero e ottengono risultati degni dei migliori professionisti. Abbiamo incrociato i flussi con GHOSTBUSTERS ITALIA, il fanclub di Ghostbusters sulla nostra penisola, e abbiamo fatto due chiacchiere con Andrea Ciaffaroni, che tiene aggiornato il sito del club con articoli e notizie su film e attori.
Innanzitutto parlaci di te. Come è nata la tua passione e come sei arrivato al club.
Come molte passioni, nascono dall’infanzia e l’ho coltivata grazie ai cartoni animati della serie The Real Ghostbusters, che andavano in onda quando io avevo sei anni, e ai film che andavano in televisione. Quando ho scoperto che inizialmente Aykroyd aveva scritto il film Ghost Smashers per lui e Belushi, ho voluto approfondirne la storia. Ed eccomi qua. Sono arrivato al club tardi, dopo averli osservati e ammirati da lontano e poi conosciuti nel 2013, quando ci ritrovammo a Roma a conoscere Dan Aykroyd. Vederli con addosso le uniformi e gli zaini protonici è stato il massimo, e così ho deciso di farne parte.
Ora parlaci del club. Da quanto tempo esiste?
La storia è partita nel 2006, quando il nostro amico Piero Castiglia decise di voler creare una community per i fan di Ghostbusters, ritenendo importante creare un punto di riferimento in Italia. Fondò quindi un forum di discussione e molto velocemente raccolse più fan di quanto credesse esistessero in Italia. Centinaia di iscritti che poi hanno contribuito alla costruzione del sito internet e all’organizzazione dei primi raduni dal 2007. Nell’Estate del 2014, grazie al desiderio di fornire un vero e proprio club organizzato, Clay Dembech, Jonathan Forestan, Mirko Guglielmin, Massimo Piana, Simone Scopa, Andrea Solmi, Andrea Suriani e Michele Tami decidono di farne una Associazione Culturale, la cui sede è ora a Ferrara. Gli iscritti sono un centinaio, in continua crescita. I fan sulla pagina facebook superano le 5.000 persone, e posso dirti che siamo diventati il punto di riferimento per ogni appassionato di Ghostbusters.
Cosa chiedete ai vostri iscritti?
Il primo ed unico impegno che richiediamo ad un nostro socio è quello di partecipare, nei limiti del possibile, alle nostre attività, che possono essere apparizioni in costume a livello locale o nazionale in manifestazioni come Cartoomics a Milano o Romics a Roma, Lucca Comics, Torinocomics e così via. Noi siamo Acchiappafantasmi italiani, nessuno di noi ricrea i personaggi del film, come Ray o Egon, ma ci vestiamo come loro e come loro indossiamo gli zaini protonici.
A livello pratico, quanto costa essere un Ghostbusters italiano?
L’iscrizione costa 20 euro e dura un anno, e il socio ha così diritto a partecipare alle nostre attività, indossare l’uniforme, avere degli sconti per al- cuni gadget GB, farsi le foto con l’at- trezzatura, avere una propria pagina personale sul nostro sito, partecipare ai giochi che coinvolgono i bambini.
Ho avuto occasione di vedervi al vostro stand nell’ultima edizione di Cartoomics, più che i bambini, erano gli adulti, me compreso, che si facevano foto con voi!
Il vero fan di GB potrebbe avere oltre 30 anni, e sono i primi a chiederci le foto con noi!
Avete una organizzazione sul territorio?
Come i vigili del fuoco, i soci di GB Italia sono organizzati a livello nazionale. I nostri soci provengono da tutta Italia ma, se vogliono, possono creare un gruppo di amici per fare incontri e riunioni con una loro sede locale.
E il club cosa offre ai soci?
Diamo una mano nel recuperare le uniformi e le attrezzature per creare i propri prop, in modo da essere tutti belli in divisa nelle apparizioni, ma nessuno si offende se, come simbolo di appartenenza, si indossa solo la classica maglietta con il logo dei Ghostbusters.
Normalmente chi si avvicina al vostro club cosa si aspetta?
Senza modestia? Divertimento, sim- patia, voglia di stare insieme e condividere questa passione e la possibilità di farsi una foto con noi vestito da Acchiappafantasmi. Credimi, non è poco, non hai idea di quante persone ci ringraziano emozionate. E ggiungo che tutto quello che facciamo è assolutamente gratuito: siamo una associazione senza scopo di lucro. Nei nostri stand trovano però dei gadget unici su Ghostbusters che sono difficili da trovare, e la loro vendita è fondamentale per autofinanziarci.
In che rapporti siete con chi detiene i diritti di sfruttamento del marchio?
Siamo il fan club ufficiale italiano, riconosciuto dalla Sony Pictures americana e dalla Universal Pictures Italia, che oggi detiene l’Home Video della Sony. Il logo e il nome GB sono marchi registrati, e ci hanno dato l’autorizzazione di utilizzarlo senza problemi, ovviamente non per scopi di lucro.
Qual è la vostra principale attività associativa?
GB Italia ha intuito come far crescere il proprio club prima con il forum poi con un sito internet fino ad arrivare a facebook, twitter e i principali social network consolidando la community sul fenomeno Ghostbusters anche su internet. Sul nostro sito www.gbitalia.it si possono trovare oltre alle informazioni sui film, i tutorial per costruire ed assemblare le attrezzature, come i proton pack, la trappola, gli ecto-goggles, le uniformi e le patch e così via, tutte cose che ci hanno portato ad essere chiamati per apparizioni in fiere dei fumetti o del cinema, o persino negli studi di Cinecittà a Roma. In questa fase abbiamo cominciato a raccogliere materiale d’epoca per creare un Museo di Ghostbusters. Con tutto questo materiale che stiamo raccogliendo speriamo in futuro di realizzare pubblicazioni. Lo scorso Natale abbiamo raccolto recensioni d’epoca, i flani dei quotidiani e un po’ di informazioni sulla storia del film in Italia, e abbiamo realizzato una piccola pubblicazione di 30 pagi- ne, materiale assolutamente inedito e interessante. Se non lo facciamo noi, non lo fa nessun altro. E poi c’è il nostro impegno per eventi di beneficenza che ci rendono molto felici. La nostra attività non è una sola, abbiamo due aspetti: quello culturale, e poi la parte ludica; la nostra passione ci spinge a realizzare oggetti di scena con effetti speciali uguali al film e scenografie uniche al mondo come lo scantinato dei Ghostbusters che ha realizzato Mirko Guglielmin! Questa incredibile riproduzione scenografica è stata apprezzata anche da TV e siti americani del settore cinematografico. In questi due anni abbiamo anche creato tre novità che al pubblico sono piaciute molto: il Ghost Tank, la “gabbia” per studiare e vedere i fantasmi come Slimer, il quadro di Vigo animato che minaccia una nuova stagione del male, e la melma che reagisce alle vibrazioni negative, basta insultarla e lei fa le bollicine come in Ghostbusters 2. La nostra routine è anche il gioco del-la trappola, una nostra invenzione che piace ai bambini: su un percorso di sei metri, il candidato lancia la trappola con l’obbiettivo di fermarsi sopra il nostro logo “no ghost”. Se ci riesce, ottiene il diploma di “Ghostbuster onorario”! Non hai idea di quanti adulti entrano in competizione con i bambini.
Fidati, lo so! E lo sa anche mia figlia di sette anni, che di Ghostbusters non sa nulla ma si è divertita un sacco con voi!
Come ti ho anticipato, siamo presenza fissa nelle maggiori fiere di fumetti e cosplay, siamo spesso ospiti del Vigamus, il primo e unico Museo del Videogioco in Italia con sede a Roma. Uno dei nostri primi grandi eventi è stato il giusto tributo ai doppiatori del film con un incontro te nuto alla Casa Del Cinema Di Roma, nel 2010 patrocinato dalla Sony Pictures Home Entertainment. Ultimamente abbiamo incontrato due dei nostri eroi preferiti. Ernie Hudson (Winston Zeddemore), durate il Fantafestival in Svizzera, e il leggendario Dan Aykroyd (Ray Stanz) durante il tour in Italia. Il Dott. Ray Stanz ha elogiato ufficialmente il nostro gruppo definendolo uno dei migliori fanclub.
Siete davvero impegnatissimi.
Posso raccontarti anche del Romics, dove il nostro stand ha infiammato il padiglione 5 con 4 giorni continui di musica, balli e gran fracasso: oltre 180.000 persone, e non hai idea di quanto ci siamo divertiti! In più è stata occasione di presentare il fan-movie che l’attore Edoardo Stoppacciaro sta realizzando su Ghostbusters. Le riprese sono ancora in atto a Roma e per la prima volta ci lavorano attori e troupe professionisti. Abbiamo presentato alcune clip in anteprima e il cast. È stato un piccolo evento che ha riscosso molto interesse. Lo spirito di GB Italia è quello di coinvolgere e condividere la passione e le creazioni dei nostri soci. Solo lo scorso anno abbiamo sconvolto la città di Lucca con il trentennale del film che ci ha visti ovviamente protagonisti con il club
Davvero tante attività, ma immagino che abbia- te dovuto affrontare anche molti ostacoli.
Non sbaglio se dico che il maggior problema è logistico: come puoi immaginare spostare stand come quello del dispositivo di stoccaggio, o le attrezzature che sono delicatissime come gli zaini protonici, è veramente faticoso e dispendioso. Infine, un’associazione culturale non va avanti da sola: ci vogliono persone che decidono, che organizzano, che fanno da tesoriere, che seguono il sito, la pagina facebook, è un vero e proprio lavoro. Se non hai passione, molli alla prima difficoltà.
Da appassionato hai una panoramica più ampia sul fenomeno che segui rispetto a un normale spettatore. Come vedi la situazione attuale del franchise di Ghostbusters?
Mentre rispondo a queste domande, a Boston stanno girando il terzo capitolo di Ghostbusters che è in realtà un reboot, con un cast tutto femminile. Quindi direi che il prodotto è assolutamente attuale e in via di espansione. Devi sapere che da quando uscì Ghostbusters 2, nel 1989, si parla di un terzo capitolo ma per via di un accordo complicato di diritti, fra film e personaggi, il franchise è rimasto bloccato. Come sai, con grande dispiacere per tutti noi, il caro e unico Harold Ramis è morto nel 2014, e Ivan Reitman ha scelto di non voler più dirigere il film. Così la Sony ha deciso di ripartire da zero, ed ecco il perché del reboot, con Paul Feig regista.
Cosa ti aspetti da questo reboot?
La decisione non è stata presa bene dalla maggior parte dei fan. A mia opinione, la Sony vola sul filo del rasoio e speriamo riesca a produrre un buon film. Consapevole dei rischi, ha chiesto a Aykroyd e Reitman di creare una casa di produzione, per studiare lo sfruttamento del franchise. Si chiama Ghostcorps e sembra abbia già in cantiere un altro reebot ma al maschile, forse una serie di telefilm o di cartoni animati.
Senza ombra di dubbio gli Acchiappafantasmi stan no tornando!
Insomma, di fantasmi da acchiappa- re ce ne sono ancora e quindi GB sarà una saga che ci accompagnerà per molto tempo ancora. Noi di Ghostbusters Italia siamo pronti per queste nuove avventure che coinvolgeranno sempre più fan.
Per chiudere, c’è una frase, un saluto, un motto che vi contraddistingue?
Lo slogan degli Acchiappafantasmi: “Siamo pronti a credere in voi!”
(Massimiliano Martini)