Dopo la pubblicazione sui canali social del Distaccamento Enea e dell’Associazione Culturale Ghostbusters Italia, e l’articolo dedicato su GhostbustersNews.com, siamo felici di raccontare più da vicino un’iniziativa creativa nata all’interno della nostra associazione: Ghostbusters Enea – The Fan’s Videogame.
Abbiamo intervistato Daniele Cocchi, socio di Ghostbusters Italia e sviluppatore del gioco, per scoprire com’è nato il progetto. Un percorso tra passione, competenza e spirito di squadra. Venimmo, vedemmo e… lo giocammo!
Ciao Daniele, com’è nata la tua passione per Ghostbusters?
Da quando ne ho memoria sono sempre stato appassionato del mondo di Ghostbusters. Li ho conosciuti da piccolo col cartone animato The Real Ghostbusters poi scoprii che quel cartone era tratto da un film e vidi per primo Ghostbusters 2. Mi colpirono da subito i vari gadget fantascientifici e quel misto di horror e comicità che fece scoppiare una scintilla in me per non parlare del design dei fantasmi… WOW!!!
Da dove nasce l’idea di creare un videogioco fanmade, e perché proprio ora?
Sono un grande amante del videogioco del 2009, ne ho tutte le versioni e lo avrò completato decine se non centinaia di volte. Da allora ho recuperato e giocato ogni gioco di Ghostbusters compresi molti titoli fanmade. L’idea di creare un videogioco “in casa” è nata dalla passione che ho per lo sviluppo e programmazione di software di intrattenimento unita ai vari anni di studio nel settore delle opere multimediali interattive e alla scelta di creare un prodotto proprio del Distaccamento Enea, di cui faccio parte, con l’intento poi di portarlo ai vari eventi e intrattenere chiunque volesse provarlo.
Qual è stata la sfida più grande nello sviluppo finora?
Questo lavoro ti porta a avere idee e decidere di apportare modifiche quotidianamente al progetto. Questo significa che molte implementazioni richiedono varie ore di studio e sperimentazione. La meccanica che al momento ha occupato più tempo e fatica è quella del flusso protonico che permette di agganciare il fantasma e portarlo in trappola. Le prime versioni del gioco permettevano solo di sparare un proiettile al fantasma. Non nascondo che questa meccanica, nonostante vari progressi, è ancora in lavorazione.
Quanto tempo dedichi al progetto e chi ti sta aiutando?
Sono una persona che quando ha un’idea ci si butta totalmente senza badare all’orologio, questo mi porta a occupare intere giornate lavorative sul progetto. Talvolta con grandi e molteplici progressi in un giorno e talvolta invece passando giorni senza aggiungere una singola linea di codice.
Che visione hai per il futuro del gioco? Lo immagini come un episodio singolo o un progetto più ampio?
L’idea del progetto nacque come un semplice giochino da portare in fiera e far giocare in massimo 5 minuti ogni persona. Invece ogni giorno sembra espandersi di idee e meccaniche, il che mi ha portato a ideare un piano di espansione che vedrà il gioco ingrandirsi sempre di più con nuovi nemici, meccaniche, mappe etc. Quindi non episodi singoli ma bensì aggiornamenti gratuiti.
In che modo Ghostbusters Italia può supportarti concretamente?
Potrei rispondere semplicemente con “Credere nel progetto”. Questo è un progetto senza scopo di lucro creato da un fan per i fan e già il supporto che ho visto dal giorno del rilascio del primo trailer mi ha dato una grande carica. Tra le altre cose sto anche valutando l’idea di inserire, nella versione italiana, varie voci di soci sparsi nella penisola. Chiunque sia interessato a prestare la propria voce (o conoscenza di programmazione in Unreal Engine) si senta libero di contattarmi.
Cosa diresti a un altro socio che volesse avviare un progetto creativo all’interno dell’associazione?
Ad un collega con lo stesso desiderio di cimentarsi in un progetto creativo direi di iniziare in piccolo pianificando per bene tutto su carta lasciandosi spazio per crescere e soprattutto chiedere ai colleghi dell’associazione se fossero interessati a partecipare e collaborare per dividersi i compiti. In fine come dice il detto “l’unione fa la forza”. Per il gioco Ghostbusters Enea The Fan’s Videogame infatti ho ricevuto il supporto dei colleghi del mio distaccamento Alessio Sanità, Gianluca Lepore, Giuliano Cosimetti e Alberto Querini che insieme allo straordinario Dario Oppido (la voce italiana di Winston) prestano la loro voce all’interno del gioco e sono sempre disponibili in caso mi serva aiuto nel progetto.
Quali strumenti o supporti pensi possano aiutare progetti creativi come il tuo all’interno dell’associazione?
Bhe un supporto che fa sempre comodo da parte dell’associazione è senza dubbio la pubblicità sia sui social che in fiera e la possibilità di presentare/esporre il proprio progetto, nel mio caso il gioco, in uno spazio dedicato all’interno dei vari eventi.
Ti piacerebbe che questo progetto venisse presentato ufficialmente in eventi GBI o in fiere?
Il supporto da parte dell’associazione non è mai mancato ed è sempre stato molto gradito e importante. Anche in questo caso, si, ci farebbe molto piacere se una volta completato il gioco questo venisse presentato e reso disponibile nei vari eventi con una sua postazione apposita (basta poca roba, un pc con Windows di media fascia, mouse e tastiera o un joystick) per poter essere giocato dal pubblico. Al momento il gioco è pensato per essere provato agli eventi del Distaccamento Enea e ha due modalità: Gioco Libero dove puoi divertiti senza limiti di tempo e Gioco Normale dove il giocatore ha 5 minuti per acchiappare tutti i fantasmi. Questa modalità pensata per le fiere e la possibilità di far provare il gioco a tutti.
Ghostbusters Enea The Fan’s Videogame è sviluppato in Unreal Engine 5, il giocatore potrà guidare la mitica Ecto-1 per la mappa ispirata alla Summerville di Ghostbusters Legacy, cacciare e acchiappare fantasmi, riprodurre musiche del franchise durante la partita e trovare vari easter eggs sparsi per la mappa. Inoltre, una volta arrivato in città (si, c’è una città) potrà decidere di partecipare a missioni specifiche del tipo “Disinfesta l’Hotel” o “Raccogli tutta la melma nel Museo”. Devo ammettere che la mia meccanica preferita è quella di guidare la Ecto-1 e fare acrobazie nel circuito ad ostacoli (si, c’è una zona per divertirsi con la Ecto-1).
In breve questo gioco è partito dall’essere una semplice esperienza di pochi minuti da portare in fiera e invece ogni giorno che passa sembra diventare qualcosa di più. Trasformazione che sto amando poiché mi permette di creare il gioco sugli Acchiappafantasmi con cui ho sempre sognato divertirmi, spero che in futuro molti appassionati potranno divertircisi. Alla fine questo progetto è un gesto d’amore per un franchising e un’associazione che negli anni ammiro sempre di più. Quindi concludo ringraziando il Distaccamento Enea e il sito Ghostbusters Italia per questa opportunità e auguro ai lettori buon divertimento per quando potranno provare il gioco.
Venimmo, vedemmo e… lo giocammo!
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