Il carnevale di Vercelli non è uno dei più grandi d’Italia. Non ha la tradizione di Viareggio, la grandezza di Santhià e nemmeno la foga di quello di Ivrea, ma ha passione.

Questa passione l’ha sentita prima ancora di vederla chi è accorso sabato scorso, 9 febbraio, alla tradizionale sfilata dei carri serale che chiude le festività carnevalesche cittadine, con la musica dei potenti impianti audio di ogni carro che ha attirato una gran quantità di persone per strada, a sfidare il freddo, assordando e deliziando gli spettatori con una cacofonia armonica assolutamente straordinaria.

Un carro ha però periodicamente rotto il tripudio di suoni per dar spazio a tre voci ben note: se tra il pubblico ci fosse stato qualcuno che prova un senso di terrore in soffitta, che ha visto spiriti, spiritelli o fantasmi, o ancora che viene disturbato da strani rumori nel cuore della notte, il carro del “Cecco”, veterano e fulcro carismatico della cultura carnevalesca vercellese avrebbe potuto facilmente rispondere alla chiamata.

=Alby= alle prese con lo Stay Puft

Con l’assistenza di Alessandro Antico, Stay Puft d’eccezione, e Giovanni Franco, il carro del Cecco ha animato il lungo viale alberato teatro della sfilata con musiche e danze che hanno lasciato periodicamente spazio tanto alla sirena della Ecto-1, troneggiante punto focale della macchina scenica, quanto a un orecchiabile remix del classico tema musicale di Ray Parker Jr, che nonostante i 28 anni di età si dimostra ancora al top.

Il carro ha messo in scena l’Ecto-1, in uscita dalla sede di Manhattan del team di disinfestatori dal paranormale, sormontata da una inquietante figura spettrale, e preceduta da una versione rossa e dagli occhi incandescenti dell’uomo della pubblicità dei Marshmellow, il tutto condito da nuvole di fumo e da giochi di luci stroboscopiche: l’impatto visivo è stato assolutamente ineccepibile.

A Ghostbusters Italia è stato concesso uno spazio di rappresentanza all’interno dell’evento per il quale ringraziamo gli organizzatori del carro: dopo tanti anni (chi scrive, l’Acchiappafantasmi italiano presente all’evento, nel 1984 non era neanche nato), scoprire che la passione per quello straordinario classico della commedia d’azione statunitense che è “Ghostbusters” non è viva solo in noi, grandi appassionati un po’ nerd, ma che è ancora radicata nell’immaginario collettivo di milioni di persone, giovanissime leve incluse, non può che renderci orgogliosi dell’appartenere a una comunità così vasta e variegata.

A presto e ancora congratulazioni allo staff del Cecco;

=Alby=