Il regista di Frozen Empire afferma che il cast originale sarà costituito da “personaggi veri e propri” e non da semplici camei. SFX Magazine ha pubblicato un estratto dell’intervista esclusiva con Gil Kenan che sarà pubblicata nel prossimo numero di marzo, in uscita il 21 febbraio. (a sinistra).
Il team degli Acchiappafantasmi originali – Bill Murray, Dan Aykroyd e Ernie Hudson – ha avuto certamente un ruolo da giocare in “Afterlife”, ma il regista Gil Kenan assicura che la loro presenza sarà “ben più concreta” nel quarto capitolo della saga.
“In ogni storia arriva un momento in cui il compito di sopravvivere, di sconfiggere la cosa che si ha di fronte, richiede di agire”, dice Kenan.
“Questo è il momento più emozionante per me come fan degli Acchiappafantasmi: vedere il loro coinvolgimento nella storia ridefinirsi, crescere e diventare più completo in un modo che parla della premessa di Ghostbusters e Ghostbusters II, e di ciò che è stato intravisto nei campi fuori Summerville in Afterlife. C’è una linea diretta da lì a chi sono ora e come agiscono qui nella nostra nuova storia”.
Kenan ha aggiunto che saranno trattati come “personaggi veri e propri”. Ha detto: “Avevamo il dovere di rendere questi personaggi leggendari parte integrante di questa storia“.
Il film uscirà nelle sale statunitensi il prossimo 22 marzo.
A poco più di un mese dall’uscita nelle sale di Ghostbusters: Frozen Empire, iniziano ad emergere informazioni sulla prima mondiale del film che, come il prossimo sequel, riporta il franchise a New York City.
L’aggiornamento di oggi arriva grazie a Extraplasm Podcast, che ha segnalato un’offerta di American Express che invitava i membri della Carta Platino e Centurion a partecipare alla prima, confermando non solo la location di New York ma anche la data di giovedì 14 marzo, una settimana prima dell’uscita prevista nelle sale del film.
Definita “un’esperienza esclusiva”, American Express consentirà ai membri della carta di sfilare sul tappeto rosso e di ascoltare il regista del film, Gil Kenan, e le varie star; di seguito una carrellata di vantaggi:
Accesso alla prima mondiale di Ghostbusters: Frozen Empire
Incontro e saluto con il regista o un membro del cast.
Brunch privato.
Passeggiata sul red carpet prima dell’evento e possibilità di fare foto.
Accesso a un’area panoramica per assistere agli arrivi della première.
Senza dubbio un’esperienza indimenticabile per tutti i fan di Ghostbusters, ma il costo sarà fuori portata per alcuni, con un prezzo di 1.000 dollari a persona. Anche se i biglietti sono ora disponibili, anche in questo caso sono limitati ai Soci American Express Platinum Card e Centurion e sono offerti solo su invito. Per saperne di più su Ghostbusters: Frozen Empire Experience, clicca qui.
Ghostbusters: Frozen Empire è pronto per arrivare nelle sale fra 35 giorni, il 22 marzo, mentre in Italia arriverà l’11 aprile.
In attesa che arrivi altro materiale pubblicitario di Ghostbusters: Frozen Empire, il canale ufficiale ha pubblicato due featurette brevi ma interessanti. Il primo, rimosso da alcuni canali forse per errore, è visibile ancora su YouTube e vede il cast spiegare quali sono i loro preferiti fra i nuovi fantasmi.
Nel secondo, il cast parla delle loro esperienze personali nel paranormale: sono visibili due brevi frammenti inediti, nel primo Podcast commenta la situazione come un incubo, mentre nella seconda vediamo un mini Stay Puft chiedere un abbraccio.
Infine, ecco in esclusiva nuove immagini dal press kit della Sony Pictures. Ghostbusters: Frozen Empire vi aspetta al cinema l’11 aprile!
Sono passati 39 anni dalla prima apparizione sugli schermi di Ghostbusters nelle sale italiane. Era – è il caso di dirlo – il lontano 31 gennaio 1985.
Abbiamo raccontato la storia di questo film nello speciale numero della nostra fanzine , ma approfittiamo di quest’occasione e per rivisitare, accompagnandovi nuovamente indietro nel tempo, i gloriosi giorni dei natali nostrani del “colossal soprannaturale”.
È giusto innanzitutto precisare che il sistema cinematografico nel nostro paese era piuttosto differente rispetto ad oggi, a cominciare dalla distribuzione dei film nelle sale che non era simultanea in tutte le città, dando in primis priorità alle cosiddette “città capozona”, per l’esattezza dodici e comprensive, fra le altre, di Roma, Bologna, Milano, Torino e Napoli. Su questa dozzina puntavano gli esercenti per il calcolo degli incassi maggiori e quando Ghostbusters debuttò in prima visione, come dicevamo, giovedì 31 gennaio 1985, i risultati furono maggiori alle aspettative. Secondo Il giornale dello spettacolo, solo nei primi 46 giorni di programmazione la pellicola incassò ben 484 milioni di lire, cifre che oggi sono difficilmente comprensibili, ma che all’epoca rappresentavano un chiaro segno di eccezionale riuscita commerciale.
Il film di Ivan Reitman, del resto, fu anticipato in Italia, arrivando all’appetito del grande pubblico, con le notizie che trapelavano dall’oltreoceano, le quali raccontavano di un successomai visto prima d’ora e consentirono ai distributori, oltre a sviluppare una piena fiducia, e di confidare nella riuscita del prodotto nel contesto del mercato europeo. Mentre in alcune nazioni del continente si aspettò l’autunno per l’inserimento ufficiale nel listino delle uscite, da noi, come in Germania, si decise di posticiparne la prima direttamente allo scoccare del nuovo anno. Il motivo di tale scelta ci fu personalmente illustrato dal diretto incaricato, il compianto presidente della C.E.I.A.D. (la filiale italiana della Columbia Pictures) Paolo Ferrari, che in un’intervista rilasciata a Ghostbusters Italia nel 2014 ci disse che si trattò di una tattica di carattere commerciale, presa in vista delle uscite cinematografiche natalizie di fine ’84, già proscenio per ben due sicuri campioni di incassi che avrebbero potuto rovinare la “sorpresa” di Ghostbusters, ossia Non ci resta che piangere, con l’asse Benigni-Troisi, e I due carabinieri, diretto e interpretato da Carlo Verdone in coppia con Enrico Montesano, entrambi prodotti dalla Cecchi Gori, ma al contempo distribuiti dalla stessa CEIAD.
Il gennaio del 1985 risultò quindi mese vincente, per la sua riuscita: anche se “sfidato” da un’altra coppia tricolore, quella di Pozzetto-Celentano con Lui è peggio di me, uscito a febbraio, Ghostbusters registrò una risposta incredibile del pubblico italiano: nelle 12 città capozona incassò quasi sei miliardi di lire, risultò quindi essere il film più visto della stagione, secondo solo a Non ci resta che piangere, con 13 miliardi di lire totali di profitto.
Per gli amanti delle date: Ghostbusters – Acchiappafantasmi (registrato per il Nulla Osta il 29 novembre 1984 con il n. 80254) esce il 31 gennaio a Roma, Bologna, Torino, Napoli; il 1° febbraio ad Ancona e Catania; il 6 gennaio a Cagliari; il 7 febbraio a Milano, Padova, Genova; 8 febbraio, a Firenze; il1 4 febbraio, a Bari.
Presto detto, fu dunque subito Ghostbusters-mania: a fine dicembre del 1984, il 45 giri di Ray Parker Jr., a tutti gli effetti apripista al successo intercontinentale del film,era già entrato nella hit parade italiana dei singoli, per poi salire infine la cima della classifica dei primi cinque più venduti. Gli adesivi del logo “No Ghost” e le magliette promozionali andavano a ruba – letteralmente, secondo quanto ci raccontò sempre Ferrari, tanto da portare gli abusivi, in sentore di guadagno facile, a distribuirne fra le bancarelle una versione ovviamente tarocca. Dopotutto, ai tempi il passaparola per un film poteva diffondersi tra gli spettatori in pochi modi, incluse le voci di un certo fanatismo nelle sale e perfettamente rappresentati da due casi alquanto clamorosi: in un cinema di Milano dovettero intervenire i carabinieri per tenere a bada una fila lunghissima di spettatori scatenati, mentre i gestori della sala “Arlecchino”, sita in quel di Torino, furono costretti a chiudere i battenti per dieci giorni per aver violato le norme di sicurezza vigenti, pizzicati da un ispettore sanitario che aveva scoperto alcuni spettatori, talmente invogliati dal film, arrivati a pagare il costo del biglietto per vederlo interamente in piedi, anziché regolarmente seduti!
Erano rischi giustificati dagli incassi. Pensate che al 24 marzo 1985, a Roma Ghostbusters era in cartellone da 52 giorni senza sosta in quattro sale, alle quali poi se ne aggiunsero altre tre, con 255.000 spettatori raggiunti, mentre a Torino aveva registrato un totale di 76mila presenze: alla fine dei giochi, le città capozona avevano “acchiappato” oltre 1 milione di spettatori al 30 giugno.
Ricordiamo anche che all’uscita di Ghostbusters, i formati di riproduzione home video casalinghi, prima fra tutti la benemerita videocassetta VHS, contava un numero elevatissimo di contraffazioni, con conseguente distribuzione dei film appena usciti nelle sale all’interno del mercato della pirateria. La C.E.I.A.D. fece di tutto per evitare che questo scenario da mercato nero intaccasse oltremodo i prodotti di punta delle sale cinematografiche, tanto da istituire una vigilanza armata negli stabilimenti della Technicolor di Roma, dove si sviluppavano le pellicole destinate ai cinema, pagate 24 ore su 24 per sorvegliare appunto le copie di Ghostbusters, nel tentativo di “costringere” il pubblico a recarsi in sala, immantinente e senza alternative. Purtroppo, per quanto fosse possibile contenere il fenomeno, quando uscì in Italia per la prima volta in VHS, precisamente nel gennaio del 1986, il film registrò anche il triste record fra i titoli più piratati.
Sempre con l’ausilio di qualche data, pensate a quanto siano cambiati i tempi: uscito nel 1985, Ghostbusters andò in onda in televisione solo quattro anni dopo, nel dicembre del 1989 su Canale 5. In quel periodo era anche uscito nelle sale Ghostbusters II, il cartone animato The Real Ghostbusters ci faceva compagnia su Italia 1, fra la merenda e i compiti (…sì, okay, li faccio dopo… giusto?). Cresciuti in quel contesto così vivo, fragorosamente e familiarmente affabile, successivamente a quello scandire ritmico e rapido del tempo, in misura ghostbusteriana, ci siamo trovati in una sorta di limbo silente, nell’attesa che qualcosa, qualche luce potesse far presagire il ritorno sugli schermi dei nostri beniamini. Attendendo per molti anni, abbiamo visto infine il rilancio del brand nel 2016, con un reboot al femminile, e finalmente il tanto agognato seguito ufficiale prender forma, nel 2021. Questo Natale, torneremo dunque in sala per tastare con mano, ancora una volta e con la nota impazienza che ci contraddistingue, quanto acchiappare i fantasmi ci faccia sentire bene e ci renda tutti colleghi ghostbusters.
Infatti, 38 anni dopo siamo sempre qui, a credere in loro.
O forse dovremmo dire primo trailer, poiché quello pubblicato l’8 novembre era un teaser trailer? Fatto sta che oggi la Sony Pictures ha pubblicato il primo full trailer del quarto capitolo di Ghostbusters, e attenzione, lo fa con due trailer completamente differenti, uno americano e l’altro, doppiato in italiano, internazionale.
In arrivo nelle sale americane il 22 marzo 2024, Ghostbusters: Frozen Empire ha come protagonisti Paul Rudd, Carrie Coon, Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Logan Kim, Celeste O’Connor, Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson e Annie Potts, oltre alle new entry della serie Kumail Nanjiani, Patton Oswalt, James Acaster ed Emily Alyn Lind.
In Italia come Ghostbusters – minaccia glaciale, uscirà l’11 aprile 2024. Come anticipato sui nostri social qualche giorno fa, per ragioni commerciali in vista dei film competitivi in uscita il 21 marzo (Kung Fu Panda 4) e il 28 marzo (Godzilla x Kong), la Sony Pictures ha deciso di spostare il film ad aprile, periodo con meno concorrenza nelle sale dal punto di vista del target del pubblico interessato. Qui il trailer in italiano:
Per continuare a parlare di Ghostbusters: Back in Town, la miniserie a fumetti in quattro numeri di Dark Horse Comics che fa da apripista all’imminente sequel per il grande schermo Frozen Empire, oggi abbiamo il primo sguardo al numero 3!
In arrivo sugli scaffali il 29 maggio, la copertina dell’artista Christopher Mitten riporta la Ecto-1 sulle strade di New York; tuttavia, la Grande Mela è in preda a un’epidemia ultraterrena che, tra le minacce ectoplasmatiche, include un colossale piccione spettrale, che appare sulle tracce della Cadillac truccata. Questa la sinossi:
Mentre la tensione sale in città e nella famiglia Spengler, Phoebe scopre l’entità che ha preso di mira gli Acchiappafantasmi: la malvagia Madam Malvaeux! Da sola e in inferiorità numerica, Phoebe fugge attraverso le fogne e si imbatte in un… stand-up soprannaturale?
Ghostbusters: Back in Town riporta i lettori al punto di partenza: New York, gli Spengler sono pronti a riprendere l’attività di famiglia, ma oltre a fare gli acchiappafantasmi dovranno anche affrontare il cambiamento delle dinamiche familiari in una storia tutta nuova scritta da David M. Booher e supervisionata dal duo di registi Jason Reitman e Gil Kenan.
Un italiano allo score musicale di Ghostbusters: Frozen Empire! Il Maestro Dario Marianelli, nato a Pisa sessantatré anni fa, sta lavorando alle musiche del film diretto da Gil Kenan proprio in questi giorni, come testimoniate dal regista nelle sue storie Instagram pubblicate ieri. Per Marianelli, si tratta della seconda collaborazione con Kenan dopo Un bambino chiamato Natale (A Boy Called Christmas, 2021), e succede al Maestro Rob Simonsen dopo Ghostbusters: Afterlife.
Marianelli è come si è detto italiano, ma dal 1990 si divide per lavoro fra Londra e gli Stati Uniti: dopo aver studiato pianoforte e composizione a Pisa e Firenze, a Londra frequenta il corso postlaurea alla Guildhall School of Music and Drama e, dopo il diploma, ottiene una borsa di studio che gli permette di seguire i corsi di coreografia e composizione del Bretton University College diretti da Judith Weir e Lloyd Newson. Nei tre anni successivi frequenta assiduamente la National Film and Television School a Beaconsfield non lontano da Londra. Proprio in quella sede ha avuto i primi contatti per scrivere musica, anni di studio, scrittura di musica da concerto, per balletto contemporaneo, per documentari televisivi. Nel 2002 compone la colonna sonora di Cose di questo mondo di Michael Winterbottom, regista che vincerà l’Orso d’Oro al festival di Berlino. Il vero punto di svolta per il compositore toscano fu l’incontro con Terry Gilliam che lo chiamò, nel 2003, a lavorare a una grande avventura fantasy, I fratelli Grimm. Da quel momento il successo per Marianelli è stato un continuo crescendo: Ha scritto le colonne sonore di V per Vendetta di James McTeigue, Il colore della libertà – Goodbye Bafana di Bille August, Il buio nell’anima di Neil Jordan. Ha avuto una nomination al premio Oscar per la miglior colonna sonora nel 2006 per le musiche del film Orgoglio e pregiudizio. Nel 2008 ha vinto il Golden Globe per la migliore colonna sonora originale ed il premio Oscar per la migliore colonna sonora originale per il film Espiazione.
Nel 2013 è stato nominato al premio Oscar per la miglior colonna sonora per le musiche del film Anna Karenina. E poi non possiamo dimenticare la sua bellissima musica per film come Jane Eyre, Stanno tutti bene, Bumblebee e Il pescatore di sogni, Paddington 2, fino al più recente Pinocchio di Matteo Garrone. «Noi diamo note e vita alle emozioni che suggeriscono i film e la musica diventa un altro personaggio», ha detto recentemente.
Dopo Alessandro Ongaro, supervisore agli effetti speciali visivi di Afterlife, Marianelli è il secondo artista italiano a lavorare in prima linea alla saga di Ghostbusters!
La redazione si impegnerà a contattare il Maestro per un’intervista esclusiva!
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