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JASON REITMAN: AFTERLIFE E IL PENSIERO DI SUO PADRE SUI SEQUEL

JASON REITMAN: AFTERLIFE E IL PENSIERO DI SUO PADRE SUI SEQUEL

Il regista Jason Reitman è stato ospite dell’ultimo episodio del Neal Brennan’s Block podcast.

Tra i numerosi temi trattati, Reitman si è addentrato nell’argomento “Ghostbusters: Afterlife”, parlando del suo approccio alla regia e della prospettiva di suo padre Ivan Reitman in merito ai sequel.

Parlando di “Ghostbusters: Afterlife”, Reitman ha ammesso senza riserve: «Probabilmente ho realizzato il film di Ghostbusters meno divertente di tutti». Ma ha aggiunto: «Fa commuovere le persone, e quello è sempre il commento che preferisco».

Ha riflettuto sull’ispirazione alla base del film, un’immagine che aveva portato dentro di sé a lungo: una ragazzina che scopre uno zaino protonico in un fienile, notando inoltre che all’epoca delle riprese, sua figlia aveva la stessa età di Phoebe Spengler, cosa che ha alimentato la sua connessione al progetto.

CREDIT: Columbia Pictures Ghost Corps

«Ho diretto un solo film sugli Acchiappafantasmi, «GHOSTBUSTERS: AFTERLIFE”, e avevo in mente un’idea molto precisa. Un’idea che ho avuto in testa da sempre: quella di una ragazzina adolescente che trova uno zaino protonico in un fienile. E non sapevo il perché. Diciamo che un’idea su chi fosse la ragazzina ce l’avevo, più o meno, e sapevo che genere di storia sarebbe stata. Di solito era una cosa che dicevo per scherzare… Sai… “Un giorno o l’altro farò un film sugli Acchiappafantasmi”. Lo dicevo per ridere. E un giorno il mio editor se n’è uscito dicendo “Lo devi fare, quel film. Tra poco tua figlia avrà 12 anni; se non ti sbrighi, presto non gliene importerà nulla”».

Imperniando “Afterlife” sul tema della famiglia (sia sullo schermo che fuori), Reitman ha riconosciuto la natura profondamente personale del film. Ragionando su quanto significhi per lui, ha menzionato suo padre, Ivan, che è deceduto circa un anno dopo la fine della produzione, e su sua figlia che è stata sul set per tutte le riprese:

«Non avevo idea che sarebbe stata la mia ultima occasione per fare un film con papà. Abbiamo fatto il film, e un anno dopo lui è morto. Essendo padre a mia volta, è stata un’esperienza cruciale. Mia figlia aveva dodici o tredici anni, quando veniva su quel set, e l’ha adorato. Per me è stato importante fare quel film insieme a mio padre. Ma all’epoca cercavo… come dire… di fare le sue veci, di indovinare a che cosa stesse pensando, che cosa stesse provando, visto che lui aveva realizzato il capitolo originale. Cercavo di inserirmi in quella storia. E poi… Insomma… Era un film sugli Acchiappafantasmi. Per tono, struttura, design… Ritenevo che fosse una sfida interessante».

CREDIT: Columbia Pictures Ghost Corps

Quando il presentatore Neal Brennan ha detto erroneamente che Reitman ha diretto anche “Ghostbusters: Minaccia Glaciale”, Jason ha chiarito che il progetto aveva la regia di Gil Kenan. Ha spiegato che lui e Gil hanno approcci molto diversi, e che in Afterlife si era sforzato deliberatamente di replicare tecniche del 1984:

«È stato il mio compagno di scrittura, Gil Kenan, a dirigere “Minaccia Glaciale”. Quello non è il mio stile di ripresa: è lo stile di Gil. Aveva lui tutto il potere. Ma sai, il mio approccio con “Afterlife” era stato di girare usando solo la tecnologia che avevano nel 1984. Questo non significa che non avessimo usato la CGI, ma parlando delle riprese, giravamo come avrebbero girato all’epoca. Mi pare che non ci siano nemmeno riprese con il crane (la “gru”, NdT). Volevamo farlo letteralmente come l’avrebbero fatto nel 1984. Ed è questa la cosa che trovavo davvero interessante: mettermi al tavolo col mio direttore della fotografia e con lo scenografo e cercare di venirne a capo, di capire quale fosse il DNA della storia che raccontavamo».

Reitman ha inoltre affrontato il rapporto conflittuale di suo padre con i sequel, rivelando che Ivan preferiva creare storie originali. Riteneva che questa sua posizione spiegasse in parte come mai il franchise di “Ghostbusters” non si fosse ampliato consistentemente nei decenni:

«Papà non ha mai capito i sequel. Diceva “Non so perché mai la gente dovrebbe voler vedere di nuovo questa roba”. Per esempio, quando ho scritto Afterlife e gli ho raccontato di questa ragazzina che se ne va in Oklahoma e scopre uno zaino protonico, papà era entusiasta. Ma quando gli ho detto che sarebbero apparsi i Terror Dog, come nel 1984, mi ha detto: “Perché Gozer? Perché dovremmo tornare indietro? Non puoi darmi semplicemente una storia nuova?”. Credo che questo suo modo di vedere le cose sia una delle ragioni per cui il franchise di “Ghostbusters” non ha prosperato nei decenni. Dopo “Ghostbusters”, papà aveva detto “Adesso farò “I Gemelli”. Non me ne importa nulla”. Dopodiché ha fatto “Ghostbusters II”, e poi non c’è più stato nulla per anni».

CREDIT: Columbia Pictures Ghost Corps

Benché Ivan abbia diretto “Ghostbusters II” nel 1989, la sua prospettiva in merito ai sequel ha riguardato anche l’idea di inserire il particolarissimo logo del film sull’auto degli Acchiappafantasmi, cosa che Jason ha condiviso come esempio del punto di vista di suo padre:

«Ecco quanto gliene importava dei sequel. Sull’automobile degli Acchiappafantasmi in “Ghostbusters II” c’è il fantasmino del logo che fa un “2” con la mano. Questo non ha alcun senso. Anni dopo gliel’ho chiesto: “Ma perché il logo del film compare sulla Ecto-1? Cos’è? I personaggi sanno di trovarsi in un sequel?”. E papà mi ha risposto qualcosa come “Sì, mi sa che quello fu un po’ un errore”. Non gliene importava nulla. Non si curava minimamente di quelle cose che invece la gente ama tanto – per esempio – nella Marvel, dove ogni parte del franchise, che sia un porta-pranzo o un albo a fumetti, fa riferimento a una storia collettiva. Se ami la Marvel, tutto è collegato. Ecco, mio padre era all’esatto opposto. Lui diceva “Voglio solo raccontare la storia”.

Per l’intervista completa a Jason Reitman, ecco il link:


(Articolo in collaborazione con Ghostbusters News, nostro media partner ufficiale. Revisione e supervisione a cura di Edoardo Stoppacciaro.)

Gil Kenan: Nostalgia e segreti di Ghostbusters: Frozen Empire

Il regista di Ghostbusters: Frozen Empire, Gil Kenan, ha recentemente condiviso interessanti retroscena del film durante il podcast The Movie Crypt. Durante la conversazione, Kenan ha parlato della sua collaborazione con Jason Reitman e delle sfide affrontate nel creare un sequel capace di omaggiare il passato senza rinunciare a raccontare una storia originale.

La forza della nostalgia

Kenan ha riflettuto sull’importanza della nostalgia nel raccontare storie, definendola una “condizione generazionale” e non un ostacolo. Ha spiegato:

“La potenza della nostalgia è qualcosa con cui dobbiamo confrontarci come narratori. È innegabile. È emozionante. È tanto scatenante quanto un rapporto genitoriale o ciò che chiamiamo casa. Penso che queste cose siano davvero importanti. Quando racconti una storia e vuoi entrare in contatto con un pubblico, è una relazione che non puoi ignorare. C’è un motivo per cui applaudiamo quando uno zaino protonico si carica in un teatro: ci collega a qualcosa di malinconico o ci ricorda tempi migliori o tempi che sembrano essere nello specchietto retrovisore. Penso che queste cose siano davvero importanti.”

Tuttavia, ha sottolineato la responsabilità dei registi nell’utilizzo della nostalgia, affermando che il criterio decisivo è sempre la qualità della storia:

“Penso che se hai personaggi con storie da raccontare, niente è escluso. Tuttavia, come registi, abbiamo la responsabilità di essere attenti a come utilizziamo la nostalgia e dove spingiamo in direzioni diverse, anche a costo di quella sensazione più vicina all’accesso emotivo del pubblico. È un dibattito vivo. Non credo che ci sia una risposta giusta o sbagliata definitiva.”

CREDITO IMMAGINE: Jason Reitman

Un cameo mancato

Kenan ha anche rivelato una scena tagliata di Ghostbusters: Frozen Empire a causa di vincoli di budget. La sequenza, ambientata durante l’inseguimento del Sewer Dragon, avrebbe incluso un tour bus di New York con Brian Quinn, noto per Impractical Jokers, in un ruolo cameo. Kenan ha spiegato:

“Avremmo dovuto avere un operatore di autobus turistico di New York, sai, i ragazzi al secondo piano del bus a due piani, che in un certo senso commenta la città mentre scorre durante l’inseguimento iniziale, la sequenza del drago delle fogne. E sarebbe dovuto essere un momento veloce in cui questo tizio dice, ‘Ed ecco che arrivano gli acchiappafantasmi, sai, che continuano a catturare fantasmi.’ Avrebbe dovuto mostrare quanto fosse diventato banale il processo di acchiappafantasmi. Il fatto è che non siamo riusciti a girare tutto quell’autobus perché ho finito i soldi per quella sequenza e ho dovuto trovare dei modi per risparmiare. E questo autobus era un articolo costoso, quindi doveva essere tagliato. Quindi ho continuato a cercare modi per mettere Brian (Quinn) nel film, e nessuno di questi ha mai funzionato.”

CREDITO IMMAGINE: Columbia Pictures Ghost Corps

Uno sguardo al futuro del franchise

Kenan ha anche riflettuto su uno dei momenti più audaci di Ghostbusters: Afterlife, la rappresentazione spettrale di Egon Spengler:

“Penso che la verità sia che, ogni volta che facciamo balzi del genere nella narrazione, una volta che decidi che questa è la strada che prenderai nel racconto della storia, devi in un certo senso credere, contro ogni previsione, che ce la farai, che sarai in grado di comunicarlo alla storia… Devi essere in grado di toccare quella sensazione, accedere a quella sensazione e credere che un momento selvaggio e puramente cinematografico come il ritorno di Egon funzionerà.”

Riguardo alla rappresentazione di Egon, ha aggiunto:

“È spettrale. Non stavamo cercando di farlo sembrare come appariva nel 1989, sai. Questo è stato uno sguardo al personaggio nel tempo. E quindi c’erano alcune cose che andavano nella nostra direzione che lo hanno reso un po’ più gestibile. Ma è stata un’impresa narrativa notevole, e penso che Jason l’abbia gestita così bene con un tocco così abile. Capisco anche che alcune persone abbiano pensato che fosse un ponte troppo lontano. E, sai, va bene così. Ci sono molte storie con cui le persone possono impegnarsi, ma sono davvero orgoglioso di quel film.”

Con Frozen Empire, Gil Kenan ha dimostrato una grande attenzione nel bilanciare l’eredità del franchise con nuove idee. Le sue parole riflettono la volontà di emozionare il pubblico senza rinunciare a raccontare storie autentiche, offrendo ai fan un motivo per applaudire ancora una volta.

Rimanete sintonizzati su GBItalia.it per ulteriori aggiornamenti sul mondo degli Acchiappafantasmi!


(Articolo in collaborazione con Ghostbusters News nostro media partner news ufficiale.)

Gil Kenan: altri “Ghostbusters” in arrivo!

Altri film sugli acchiappafantasmi sono in arrivo.
In un’intervista esclusiva con Russ Milheim di The Direct, durante la promozione del suo nuovo film Saturday Night, il regista di Ghostbusters: The Frozen Empire Gil Kenan ha confermato che ci saranno altri film dell’iconico franchise.
“Stiamo sicuramente continuando a parlare di raccontare grandi storie di acchiappafantasmi sul grande schermo”, ha assicurato Kenan:

“La risposta è sì, prendiamo molto sul serio la responsabilità e la gioia di essere i custodi della fiamma di Ghostbusters…[e] sicuramente continueremo a raccontare grandi storie di acchiappafantasmi sul grande schermo. E rimanete sintonizzati. Ci sarà dell’altro. Ne parleremo più avanti”.

Il regista e sceneggiatore ha anche parlato della serie animata sugli Acchiappafantasmi recentemente annunciata su Netflix, alla quale sta lavorando attivamente insieme a Jason Reitman. Ha inoltre anticipato che lo show “si intersecherà con le storie degli Acchiappafantasmi” che tutti amano:

“Recentemente ho parlato del fatto che stiamo sviluppando attivamente la nostra serie animata che stiamo producendo con Netflix. È una cosa a cui partecipo attivamente [con] Jason, e al momento siamo davvero entusiasti delle storie che stanno per essere raccontate e il modo in cui si intersecano con le storie di Ghostbusters che io e te amiamo, sarà entusiasmante per il nostro pubblico”.

Cosa possono aspettarsi i fan dal prossimo sequel di Ghostbusters?
Un altro film sugli Acchiappafantasmi potrebbe andare in due modi. Secondo l’articolo, potrebbe continuare la storia della famiglia Spengler e posizionarla ufficialmente come volto del franchise. Dopotutto, potrebbe essere un bene lasciare i OG (gli original ghostbusters) fuori dal prossimo capitolo e concentrarsi solo sulla nuova generazione. Molti fan chiedono a gran voce che la serie si allontani dagli angoli nostalgici a cui si aggrappa da tempo e abbracci qualcosa di nuovo e fresco.

L’imminente serie animata di Netflix potrebbe essere il primo passo di questo processo. Forse potrebbe anche essere un’anticipazione diretta di qualsiasi cosa Sony Pictures voglia fare sullo schermo.

La notizia di oggi ci risveglia dall’attesa di qualche aggiornamento sul futuro di Ghostbusters che, ricordiamo, è un franchise vivo e vegeto e che sta continuando a dare i suoi frutti. Dal reboot del 2016, la media di incasso è stata di 200 milioni di dollari a film – salvo le problematiche che hanno dovuto affrontare i due sequel ufficiali, Legacy (una pandemia) e Frozen Empire (lo sciopero che ha bloccato Hollywood per parecchi mesi) – e la risposta dell’home video, anche dell’ultimo capitolo, è stata entusiasmante, per non parlare del successo avvenuto dagli ultimi videogame e dal merchandising. È vero che Frozen Empire ha incassato meno del precedente Legacy (si parla di bazzecole, 204 contro 201 milioni, ma l’home video, soprattutto in America, è al pari passo), ma la risposta del botteghino, anche internazionalmente, è stata solida e sufficiente per continuare a raccontare nuove storie di acchiappafantasmi.

Insomma, come ha detto Gil Kenan, rimaniamo sintonizzati.

La Firehouse si prepara al Ghostbusters Day!

Punto nevralgico degli acchiappafantasmi dal 1984, la caserma dei vigili del fuoco Hook & Ladder 8 si prepara ad accogliere nella giornata di domani, il più grande Ghostbusters Day di tutti i tempi, e i pompieri hanno approfittato per “rinfrescare” i due loghi disegnati fuori dalla loro caserma.

Organizzato dal gruppo di fan Buffalo Ghostbusters, il raduno di quest’anno si preannuncia come uno dei più grandi, per celebrare il 40° anniversario del franchise. I partecipanti avranno la possibilità di incontrare il cast della classica commedia del 1984, tra cui John Rothman (l’Amministratore della Biblioteca) e Joe Cirillo (il Capitano della Polizia), e saranno intrattenuti dalle performance dal vivo dei Fratelli Alessi e della band di Philadelphia The Mad Splatter. Inoltre, occhio a non passare con il rosso, , perché una flotta di Ectomobil si troverà all’incrocio tra North Moore e Varick.

Oltre a rappresentare una giornata indimenticabile per i fan, l’evento di quest’anno andrà a beneficio di una causa importante: la Tunnel to Towers Foundation, un’organizzazione benefica fondata in omaggio al vigile del fuoco di New York Stephen Siller, morto durante gli attacchi dell’11 settembre 2001. Per coloro che desiderano aiutare, le donazioni sono ancora ora disponibili, oltre alle lotterie per un poster firmato del cast di Ghostbusters: Frozen Empire, un poster autografato dal cast, un Haslab Plasma Series Proton Pack con il suo Neutrona Wand e un playset della caserma dei pompieri reimmaginato, con tutti i proventi a favore di Tunnel of Towers.

E dopo la visita del nostro Renato Di Marcantonio dello scorso anno, domani ben quattro nostri soci saranno presenti alle celebrazioni – Massimiliano Iemma, Anna Bruno, Roberto Scano, Daniele Cocchi – con i quali ci collegheremo online! Questa iniziativa è una delle tante che Ghostbusters Italia ha organizzato in occasione della Ghost Week.

Oggi, invece, Jason Reitman sarà a Los Angeles per un evento benefico molto importante. La Starlight Children’s Foundation e il franchising di fan dei Los Angeles Ghostbusters hanno annunciato una raccolta fondi nazionale volta a creare una nuova generazione di camici ospedalieri a tema Ghostbusters per i bambini. Questo segue il successo della campagna dello scorso anno, che ha visto oltre trenta gruppi internazionali di fan degli Acchiappafantasmi raccogliere più di 40.000 dollari per produrre i camici di prima generazione. L’obiettivo per quest’anno è di superare questa cifra, continuando a portare gioia e conforto ai bambini gravemente malati. Tra i relatori invitati ci saranno quindi Jason Reitman e il Presidente del Consiglio Comunale Paul Krekorian. La cerimonia inizierà oggi alle ore 10.15 ora locale (19:15 ora italiana) presso la Sala del Consiglio del Municipio di Los Angeles, con posti a sedere che verranno assegnati in base all’ordine di arrivo.

https://www.instagram.com/p/C72RdGSSxAt/?utm_source=ig_embed&ig_rid=1e4d30ad-6cc8-4d3f-a0eb-731c1fbe9deb

Non sappiamo quali sorprese ci aspetteranno domani, ma intanto Gil Kenan ha affettuosamente salutato il nuovo team di GB con una foto sul set dello scorso anno, con questa bellissima foto:

https://www.instagram.com/p/C76bpFkNwoK/

L’anteprima del n.3 di Ghostbusters Back in Town!

Come preludio a Ghostbusters: Frozen Empire, il terzo numero della miniserie a fumetti in quattro parti Ghostbusters: Back in Town arriverà sulle piattaforme digitali e sugli scaffali dei fumetti oggi, 29 maggio!

Mentre la tensione sale in città e nella famiglia Spengler, Phoebe scopre l’entità che ha preso di mira gli Acchiappafantasmi: la malvagia Madam Malvaeux! Da sola e in inferiorità numerica, Phoebe fugge attraverso le fogne e si imbatte in un… stand-up soprannaturale?

Ghostbusters: Back in Town, il fumetto che racconta gli eventi della famiglia Spengler fra Afterlife e Frozen Empire, è scritto da David Booher, disegnato da Blue Delliquanti e colorato da Cris Peter. Sul sito della Dark Horse Comics, è stata pubblicata un’anteprima che riportiamo qui sotto. Il quarto numero che concluderà la serie uscirà il 26 giugno prossimo: al momento, non abbiamo notizie di un eventuale importazione in Italia, ma il fumetto è acquistabile nei negozi fisici e online che fanno ordinazioni dall’estero.

Ghostbusters Frozen Empire supera i 100 milioni negli USA

La corsa al botteghino dell’ultimo capitolo di Ghostbusters è altalenante, ma tutt’altro che deludente. Certo, l’incasso nazionale negli Stati Uniti procede a rilento, ha meno sale dal 22 marzo (ora è a 3109), e i profitti per il momento sono minori rispetto a Ghostbusters: Legacy, ma questa mattina possiamo riportare che ha superato i 100 milioni di dollari e, internazionalmente, toccato i 73,2 milioni, per un totale – stimato, attenzione, non definitivo – di 176 milioni nel mondo. I mercati sono ancora aperti – e ne avrà fino alla prima settimana di maggio – e anche in Italia registriamo un incasso di tutto rispetto in questo periodo di magra per le nostre sale; infatti, nella scorsa settimana dal 15 al 21, Ghostbusters – minaccia glaciale è stato il film più visto (e questo nonostante due grandi “prime” come Civil War e Back to Black), totalizzando finora 1,698 milioni di euro e 231 mila spettatori (dati Cinetel). Se non l’avete ancora visto, il film è ancora disponibile in 300 sale italiane, quindi non perdete l’occasione questa settimana.

Ora, analizzando questi dati, e poiché spesso ci si improvvisa esperti di economia cinematografica gridando al fallimento, quasi con inspiegabile compiacimento per un brand che dovremmo non solo amare, perché non è scontato, ma per lo meno promuovere in vista di future produzioni, è meglio specificare quanto segue:

Tutti, incluse le testate giornalistiche mondiali, usiamo come fonte principale Box Office Mojo che, dal punto di vista nazionale, è il migliore per registrare l’andamento degli incassi quotidiani: se trovate le cifre in corsivo, è perché sono stime in base alle prenotazioni e non definitive, e puntualmente confermate o smentite due giorni dopo dalla pubblicazione. Un’altra fonte importante, The Numbers, usa le stesse fonti ma con una frequenza leggermente differente. Ed è, soprattutto, la fonte migliore per i risultati dell’home-video americano. Entrambi riportano 176 milioni di dollari guadagnati da Frozen Empire, ma basta leggere meglio per notare che Numbers è l’unico sito che riporta a zero i paesi che ancora non hanno comunicato i dati d’incasso: per questo, il film di Gil Kenan sta guadagnando di più di quanto riportato quotidianamente. Dal 20 marzo, nessuna notizia dal mercato di Belgio, Australia, Brasile, Danimarca, Finlandia, Lituania, Polonia, Sud Corea, mentre due paesi mancanti, Francia e Romania, sono rintracciabili su Box Office Mojo. Come mai? Mancano le fonti, è la risposta di The Numbers alla redazione scrivente. Mentre Box Office Mojo semplicemente non riporta – per ora – i paesi mancanti. (la cosa si nota soprattutto se si confrontano gli incassi di Afterlife: manca il Belgio, per dirne uno, e sono passati tre anni senza ancora una cifra).

Questo perché quanto guadagna effettivamente un film lo sa solamente la compagnia produttrice: non è così facile da analizzare, ed è un errore farlo in modo sbrigativo. Per esempio, di Ghostbusters: Afterlife è riportato un incasso di 204 milioni di dollari, ma bisognerebbe aggiungerne altri 20 dall’home video americano. Sicuramente c’è una cifra altrettanto interessante anche dal mercato home video internazionale che non ci è data di sapere. Stessa cosa, anche Frozen Empire non sta navigando male, pure se i risultati sono obbiettivamente bassi (ma ne riparleremo più in là): perché bisognerà vedere l’home video (sull’onda del quarantennale del franchise), e gli introiti dai numerosi sponsor che si sono prestati alla promozione (in America, per dire, Booking.com, American Express, Timberland, Liberty Mutual, Mercedes, Cheetos, o internazionalmente, come in Italia con Verisur, per citarne una, o Hasbro: non stiamo parlando di pochi spiccioli). Quindi poiché il film è una operazione commerciale da più di cent’anni, e ribadirlo sembra quasi giustificarsi con quello che il cinema è sempre stato, il film di Kenan al momento è tutt’altro che un flop. Se dovesse raggiungere i 200 milioni globalmente, il budget riportato da Variety di 100 milioni (ma in verità non confermato dalla Sony) sarà già ampiamente superato da altri introiti.

Tutto questo non lo riportiamo stappando una bottiglia di spumante – per il momento, neanche Sony, ma nessuno sta piangendo dietro la scrivania, state sereni – ma vogliamo condividere infine come internazionalmente il film sta ottenendo risultati migliori rispetto a Legacy, anche se nel 2021 la pandemia aveva penalizzato alcuni paesi. Ad esempio:

2024 (al 22 aprile)

Spagna: $4,722,060

Germania: $5,311,516.

Regno Unito: $17,511,515.

2021

Spagna: $3,719,949

Germania: $3,026,712.

Regno Unito: $15,579,111.

Legacy aveva incassato internazionale 74,9 milioni di dollari, e Frozen Empire, oggi che è ancora in corsa e sta ad un passo a superare quella cifra, registrerà risultati maggiori.

Prima foto ufficiale di Ghostbusters: Frozen Empire!

Prima immagine ufficiale in esclusiva per Empire Magazine, e una anticipazione nell’articolo pubblicato oggi e che troveremo completo nel numero cartaceo che uscirà nel febbraio 2024.

Ghostbusters: Frozen Empire ha un nuovo cattivo da distruggere: “Siamo nell’era post-gozeriana”

@empiremagazine

Anche solo nei due film originali, il mondo degli Acchiappafantasmi è riuscito a creare una serie di memorabili cattivi spettrali. Gozer, Vigo il Carpatico, Slimer, lo Stay Puft Marshmallow e i Terror Dog, solo per citarne alcuni, sono tutti elementi che rientrano nella categoria “qualcosa di strano nel vostro quartiere”. E ora, l’imminente Ghostbusters: Frozen Empire si prepara a farvi venire i brividi, perché è in arrivo un nuovo cattivone.

Mentre il sequel di Jason Reitman, Ghostbusters: Afterlife, si era divertito a far rivivere Gozer per la figlia e i nipoti di Egon Spengler, Frozen Empire – diretto da Gil Kenan, che ha co-scritto Afterlife con Reitman – sta invece evocando una nuova mitologia mortale. Preparatevi a sperimentare il Brivido Mortale, un gelo fatale che avvolge New York nel bel mezzo di un’estate soffocante, con una figura cornuta dagli occhi luminosi che incombe nella nebbia. “Poiché la storia della famiglia Spengler ha guidato la narrazione in Afterlife, riportare Gozer al centro della scena è stato un modo naturale per chiudere i conti con il passato”, spiega Kenan nel numero di Empire dedicato a Kingdom Of The Planet Of The Apes. “Ma ora siamo nell’era post-Gozeriana della saga degli Acchiappafantasmi. Questo significa che possiamo aprirci a creare una mitologia completamente nuova, e per un narratore questa cosa è molto eccitante, perché la posta in gioco è nuovissima e terrificante, con riferimenti visivi inediti dai quali partire.”.

©empiremagazine

Frozen Empire presenta molte novità, ma, come nel caso di Afterlife, mira anche a riscaldare i vostri cuori con i personaggi più familiari. Come riuniti nel finale di Afterlife, tornano i “busters” originali (insieme a Carrie Coon, Finn Wolfhard e McKenna Grace, i giovani Spenglers, e Paul Rudd, come Gary Grooberson). Questo significa che Bill Murray (qui sopra in un’immagine esclusiva del dietro le quinte), Dan Aykroyd ed Ernie Hudson sono tornati nella Firehouse. “Ricordo che c’è stato un momento, a metà della prima mattinata di regia di una delle grandi scene, in cui ho guardato il monitor e mi sono ritrovato con il più grande sorriso di sempre”, racconta Kenan. “Alla fine mi ero reso conto che stavo chiamando l’azione e lo stop ad alcuni dei miei personaggi preferiti nei film, lavorando su una grande scala cinematografica su qualcosa a cui tenevo davvero. Cerco di conservare questa sensazione. La provo ancora adesso, finendo il film”. A quanto pare, “acchiappare” lo fa sentire bene. Incrociando le dita, Frozen Empire farà sentire bene anche il resto di noi.

Ghostbusters Frozen Empire uscirà nelle sale americane il 29 marzo 2024, in Italia il giorno prima come Ghostbusters: Minaccia glaciale.

Kumail Nanjiani: “Ci sono cose davvero spaventose”

Il ruolo di Kumail Nanjiani in Ghostbusters: Frozen Empire sarà divertente, ha dichiarato l’attore all’UPI in un’intervista rilasciata lunedì scorso, ma le situazioni cui è stato protagonista che vedremo ci spaventeranno. “Ci sono cose davvero spaventose“, ha detto a Los Angeles durante un’intervista per il suo nuovo film d’animazione Migration. “Cose che fanno davvero paura (…) Il pericolo è molto reale e la posta in gioco è molto alta“, ha aggiunto Nanjiani. “Questo rende la commedia ancora più divertente“.

Nanjiani ha anche confermato che il cast è tornato a girare dopo la fine dello sciopero degli attori. “In realtà abbiamo finito solo un paio di giorni fa“, ha detto Nanjiani. “Ho avuto modo di lavorare con persone che sono state i miei eroi per molto tempo e con persone che ammiro“.