Il multiverso di “Ghostbusters” in due grandiose action figure!

Spaccafantasmi è un film del 1984 della coppia Belushi-Aykroyd, con un giovane Eddie Murphy spalla eccezionale, e oggi considerato un cult della comicità. No, non abbiamo bevuto, ma nel multiverso – il Dottor Strange insegna – o almeno da qualche parte deve essere successo! Poiché qualcuno ha pensato di farlo diventare realtà, anche se in termini di giocattolo da collezione, pensiamo sia interessante raccontare il background di questa storia.

Lo scozzese David produce action figure belle quanto singolari dietro il nome di Lightning Boltz Action Figures, e in questi giorni ne ha prodotte due in una categoria che ha definito parte del “multiverso” di Ghostbusters: sono infatti riprodotti, in tiratura limitata, John Belushi e Eddie Murphy nei panni rispettivamente di Peter Venkman e Winston Zeddemore. Sull’ipotesi del “What If”, David ha infatti immaginato come fossero stati Belushi e Murphy acchiappafantasmi esattamente come Dan Aykroyd, agli inizi del 1982, aveva previsto quando il film era ancora una bozza di copione, dal titolo Ghost Smashers. Stiamo parlando di un periodo molto lontano, quando Dan stava cercando un copione migliore per lui e Belushi, all’epoca una coppia comica che aveva dato grandi risultati con The Blues Brothers, ma aveva perso smalto con il successivo I vicini di casa, uscito nelle sale nel natale del 1981.

All’epoca Dan aveva già cominciato a scrivere il copione degli acchiappafantasmi con protagonisti i personaggi di Stantz, Venkman, e Ramsey (poi diventato Winston; Egon arriverà in un successivo momento, quando Harold Ramis subentrerà come co-sceneggiatore): Belushi era certamente previsto, mentre il nome di Eddie Murphy uscirà in un secondo momento, quando con Dan aveva avuto un ottimo rapporto di lavoro con il film girato alla fine dell’82 dal titolo Una poltrona per due. Come è purtroppo noto, Belushi morirà d’overdose nel marzo 1982, quello che è meno noto che Aykroyd, per non lasciar cadere il progetto, aveva inizialmente pensato a Richard Pryor come partner del suo film sui fantasmi, siccome Pryor all’epoca era uno dei comici più famosi del paese. La voce che Murphy fosse in lista è tuttavia una mezza verità: Ivan Reitman aveva dichiarato in tempi recenti che l’attore, all’epoca giovanissimo e con soli due film all’attivo, non fu interpellato personalmente, ma qualcuno, probabilmente Aykroyd, gli aveva parlato del film; Murphy in quel periodo aveva diversi progetti in fase di stallo e rifiutò l’offerta del suo collega. Tutti concordano che si trattasse del progetto di Beverly Hills Cops, ma non è corretto al 100%: il film entrò in produzione nel maggio 1984, quando Ghostbusters era ad un passo dalla distribuzione nelle sale, avvenuta a giugno. E’ possibile che l’ambizioso Murphy rifiutò l’offerta di Dan perché Beverly Hills Cops o qualsiasi altro film lo avrebbe messo come assoluto protagonista, mentre Ghostbusters era sopratutto un film corale. Tuttavia, quanto sarebbe stato curioso e diverso un Ghostbusters con tre pezzi forti come Belushi, Murphy e Dan? Nel frattempo, potete acquistare, al prezzo di 85 sterline l’uno, l’acquisto delle action figure di John Belushi e Eddie Murphy in versione Ghostbusters.

 

Da oggi il pre-ordine di “Ghostbusters: Spirits Unleashed”!

Ne avevamo parlato in questo articolo, e ora possiamo aggiornarvi sulla data di uscita del nuovo gioco di Ghostbusters, previsto per il prossimo 18 ottobre e prenotatile già da oggi!
La notizia giunge all’indomani della sessione live prevista proprio nella giornata di domani, come qui annunciato dalla pagina ufficiale del gioco.

https://twitter.com/GhostbustersSU/status/1559675391882809349?s=20&t=nOLybDYzoL99772_2PqFcA

Sempre di recente era stato pubblicato un video di anteprima del livello previsto in una tetra prigione.
Tutte le edizioni prenotatili sono per Ps4, Ps5 e Xbox e prevedono due edizioni, standard e da collezione, ma avvisiamo che al momento non ci sono dettagli su cosa conterrà quella da collezione che, dal punto di vista del prezzo standard di 39,99$, ha un costo di 69,99$.
Tutte le edizioni fisiche includono l’accesso anticipato ai seguenti contenuti in gioco:
-Il Fantasma Teppista
-Una Skin rara per gli ectoplasmi
-Il Kit per la trappola a controllo remoto
-Uno speciale pke meter
Questi i link su Amazon americano:
STANDARD EDITION:
PLAYSTATION 4
PLAYSTATION 5
XBOX

COLLECTOR’S EDITION:
PLAYSTATION 4
PLAYSTATION 5
XBOX

Firehouse diorama: intervista all’artista Vanessa Capitini

Abbiamo incontrato ed intervistato Vanessa Capitini, un’artigiana ed artista  ormai nota negli ambienti degli amanti della cultura pop per i suoi splendidi diorami dedicato ad universi cinematografici, fumettistici e fantastici.

I fan della saga di ghostbusters l’hanno potuta recentemente conoscere per una delle sue ultime opere ovvero una replica fedelissima della Firehouse Hook & Ladder 8, situata nel quartiere Tribeca di Manhattan e sede degli acchiappafantasmi, pensata e commissionata come sfondo di un set di action figure in scala 1:6 della blitzway di Ghostbusters.

La riproduzione dettagliatissima e assolutamente sbalorditiva é stata poi realizzata in una scala 1:9 circa a causa della necessità di rimanere all’interno di dimensioni definite per adeguarsi alle misure di ingombro degli spazi in cui é poi stata alloggiata l’opera.

Andiamo dunque a conoscere l’artista di questi mondi in scala ridotta…

Ciao Vanessa raccontaci anzitutto chi sei. 

Ciao a tutti, grazie per questo spazio che mi avete dedicato, mi aiutate moltissimo a far crescere il mio artigianato! Sono Vanessa, ho 37 anni e da due anni e mezzo ho realizzato il sogno lavorativo che avevo da bambina, diventare una scenografa! Ma attenzione non di scenografie in scala 1:1 ma di ambientazioni per dare una “casa” a tutti i miei e vostri eroi, quindi sto parlando di action figures ( 1:12, 1:18 e Dolls 1:6) per le quali creo dei micro mondi che facciano da sfondo a personaggi,  tratti da film, serie TV, fumetti… O anche scenari partoriti dalle vostre idee!

Da dove parte il tuo lavoro?

Tutto parte dal desiderio di chi si affida a me con la propria voglia di esporre un soggetto particolare. I miei clienti mi mandano materiale, foto o disegni di quello che poi diventerà un diorama, una vera e propria scenografia, che io posso realizzare per loro con le mie mani. 

Vanessa come é nata la tua passione per la realizzazione di diorami?

Sin da piccola sentivo la necessità di avere dei play set, degli scenari in cui far giocare i miei eroi ad esempio, amando il personaggio di Batman, il mio primo un po’ rude, diciamocelo con un risultato approssimativo (ma ne dubitiamo, n.d.r.), diorama fu la Bat Caverna. Non mi bastava avere i personaggi con cui giocare… volevo di più! Volevo ricreare le scene dei film che tanto amavo: Batman, Tartarughe ninja, Ghostbusters (anche del cartone animato “the Real Ghostbusters”), Ritorno al futuro, Gremlins, i Goonies … Insomma di tutti quei cult anni ‘80 – ‘90 che tanto piacciono a noi ragazze/i dell’85 e dintorni.

Hai fatto della tua passione una professione, quali sono state le “sfide” più interessanti che ti sono state chieste di realizzare e quali quelle che ti hanno dato più soddisfazione? 

La più interessante senza ombra di dubbio la caserma dei GHOSTBUSTERS perché anche come dimensioni era qualcosa di mai fatto prima, ma ho amato fare  praticamente ogni mio diorama, meglio se hanno come soggetto film o serie TV anni ‘80 – ‘90, a me particolarmente care!

Sei dunque una fan di Ghostbusters?

Sono una grandissima fan dei GHOSTBUSTERS, hanno segnato la mia infanzia, sia per ciò che concerne i film ma anche per ciò che riguarda il cartone animato, strepitoso, “the Real Ghostbusters”. A Natale, ricordo, mi furono regalate le action figures della kenner e la mia gioia fu incredibile. Col mio babbo (mi ha insegnato lui a lavorare il legno, il ferro, usare materiali edili e dipingere), ci siamo messi a progettare la caserma, progetto poi abbandonato solo per problemi di spazio! 

Che ricordi hai della prima volta che hai visto il film Ghostbusters? 

Ero andata a casa da mia cugina la quale aveva il videoregistratore (noi non lo avevamo) e le era stata appena regalata la videocassetta del primo film “Ghostbusters”, lo abbiamo visto in loop e a carnevale abbiamo creato degli orribili pseudo vestiti (nessuno ci aveva riconosciute all’epoca). Io impersonavo naturalmente Egon Spengler, mio personaggio in assoluto preferito, seguito a ruota da Janine! 

Parlando della realizzazione della Firehouse di Ghostbusters, ci puoi raccontare la genesi di questo progetto e il suo sviluppo?

Un mio cliente mi ha chiesto se potevo realizzare una cosa mai vista in giro, la caserma 1:6 per i suoi splendidi personaggi editi dalla BLITZWAY! Non voleva solo la parte, diciamo, inferiore della caserma ma la desiderava intera e più in scala possibile compatibilmente con gli spazi dove collocarla. Non potete capire il mio entusiasmo! Mia moglie, che fa tutt’altro lavoro ma è bravissima con la tecnologia mentre io no sono una frana non ho nemmeno un PC, mi ha fatto il progetto con il computer, una linea guida da seguire, per fare dei tagli precisissimi dei pezzi che poi mi sarebbero serviti per costruire la caserma. Abbiamo studiato con attenzione per giorni i fotogrammi tratti dal film e le foto della caserma com’è oggi e fondendo le nostre idee ho poi creato il tutto, purtroppo ahimè la scala è diventata 1:9 per ragioni di ingombro ma ho sfruttato fino all’ultimo millimetro lo spazio che mi era stato indicato a disposizione. Il lavoro è durato circa un mese, compreso tutto quello che ha fatto Chiara (la moglie tecnologica, n.d.r.) con il computer. Ma la caserma è stata realizzata e dipinta completamente a mano da me.

Come studi i dettagli delle tue opere? 

Per quanto riguarda lo studio dei dettagli è una parte che amo particolarmente! Come prima cosa il cliente mi manda la foto di come vorrebbe il diorama, solitamente si tratta dello screenshot tratto dal film. A quel punto io e Chiara stampiamo su carta ogni fotogramma della scena scelta dal cliente, perché a volte le cose si vedono anche solo in un secondo, quindi ogni fotogramma è fondamentale. Inoltre io ho mille idee ma prima di crearle ne parlo sempre col cliente a cui andrà l’opera.

Qual’é il valore di una opera artigianale come la tua?

Non c’è un prezzo fisso per il mio lavoro, questo ovviamente cambia e va calcolato ad ogni progetto che devo realizzare, perché le dimensioni, il livello di dettaglio, la difficoltà del diorama sono sempre diversi così come i materiali impiegati.

Se dovessi scegliere di realizzare un altro diorama dedicato alla saga di Ghostbusters quale location ti piacerebbe ricreare? 

Sto creando per me la caserma in scala  1:12, per i personaggi della serie animata, e la scena finale del tetto (il 550 Central Park West di New York, come citato nel film, indirizzo dello Shandor Building e appartamento di Dana nonché centrale dei fantasmi, n.d.r.) per i personaggi del film, quindi sto proprio studiando in questi giorni i frame di quel bellissimo film. Finiti questi 2 mi dedicherò alla scena in cui i nostri 4 amici incontrano Slimer e lo catturano, nell’hotel! 

Progetti per il futuro? 

Attualmente grazie alle tante commissioni fino a Marzo sono “stra” piena di opere dai temi più disparati… case horror, Harry Potter, Martin Mystere, Zagor, Alien, ritorno al futuro, the walking dead, il padrino, Dylan Dog e progetti Marvel. Essendo questo il mio lavoro, sono un’artigiana con regolare partita iva, posso dedicare circa 12 ore al giorno per la creazione dei diorami, quindi in realtà ho moltissimo tempo, non devo pensare ad altro se non a creare e consegnare diorami (e realizzare sogni!).

Dove possono i fan scoprire le tue opere e come possono fare per commissionarti le loro idee?

Qualora dovesse piacervi il mio lavoro potete seguirmi su InstagramYouTube, Facebook !

Grazie ancora Vanessa da parte di tutto il fandom di Ghostbusters per averci stupito con le tue opere e per il tempo che ci hai dedicato. Aspettiamo di vedere i tuoi prossimi lavori che speriamo vorrai condividere con noi! Come recita il nostro motto… siamo pronti a credere in Te!

Grazie ancora per questa bellissima opportunità!!!

Un caro saluto a Tutti!

Dan Aykroyd compie oggi 70 anni!

Oggi è un giorno di festa perché Dan Aykroyd compie 70 anni. Tutti noi “ghost-head” siamo grati al suo genio e alla sua intuizione di creare una “ditta” di disinfestazione del paranormale, ma come attore e autore Dan ha alle spalle una vita leggendaria che è andata oltre ai Ghostbusters. Ma voi lo sapete che carriera ha avuto?

Certo, dopo “Ghostbusters” la sua non è più stata a quei livelli, ma scavando bene ci sono molti titolti “cult”, minori forse, ma che portiamo sempre nel nostro cuore. Impossibile qui stilare una biografia dettagliata – ci vorrebbe un sito a sé! – ma qualcosina per darvi un’idea vogliamo riportarla.

Dan è canadese, nato nella capitale Ottawa, il 1° luglio 1952, e ha, da parte del nonno materno franco-canadese, origini inglesi, irlandesi, scozzesi e tedesche. Il padre Peter, oltre ad essere stato consigliere del Primo Ministro in carica negli anni ’70 e ’80, era un appassionato di investigazioni del paranormale, tanto da pubblicare il libro “The History of Ghosts”, nel 2009. Come scrisse Dan nella prefazione, suo padre da bambino aveva assistito a diverse sedute spiritiche e scritto libri sull’argomento, volumi letti avidamente da Dan e suo fratello Peter. Ma la aspirazione più forte del giovane Dan era quella artistica.

Oltre alla passione per la musica, Dan debuttò giovanissimo nella televisione canadese sfruttando la sua abilità nella dizione come speaker (ruolo che gli fece conoscere, alla fine degli anni Sessanta, uno dei responsabili dei programmi, di nome Ivan Reitman) e come attore in uno show condotto, fra gli altri, da Lorne Michaels, “The Hart and Lorne Terrific Hour” (CBS, 1970-71).

La sua prima svolta professionale accadde qualche anno dopo nel teatro più importante per studiare recitazione e improvvisazione, “The Second City”, fondata a Chicago ma che debuttava nella nuova sede a Toronto nel 1973, anno del diploma di Dan. Suoi compagni di “banco” erano, per dire, John Candy, Eugene Levy, Joe Flaherty, Brian Doyle-Murray (fratello di Bill), Gilda Radner, Catherine O’Hara. Fra il 1973 e il 1974 le sede di Chicago e di Toronto mescolarono gli allievi come formazione in differenti palcoscenici, e fu così che Dan conobbe Bill Murray, allievo del’ 74, e un “veterano” come Harold Ramis, diplomatosi nel 1969. L’incontro più importante accadde però alla fine del 1973, quando John Belushi, allievo del 1971, si presentò nel locale blues che gestiva Dan, il “505 Club”, per proporgli di far parte di un programma radio che John stava prendendo in gestione per conto del “National Lampoon”. Dan rifiutò ma fece amicizia con Belushi, trovando alcune passioni in comune fra cui la musica blues.

I due si rincontreranno nel 1975, quando Lorne Michaels li scritturò per il nuovo programma della NBC del sabato sera: il “Saturday Night Live”. Il gruppo si autoproclamò “The Not Ready for Prime Time Players” (gli attori non pronti per la prima serata) ed era formato da Aykroyd, Belushi, Chevy Chase, Jane Curtin, Garrett Morris, Laraine Newman, Gilda Radner, Michael O’ Donoghue.

Il successo fu straordinario (e nel 1977 Bill Murray subentrò a Chevy Chase). La vera boccata fresca in una tv all’epoca ingessata era fatta di parodie televisive e umorismo irriverente, con Aykroyd scatenato nei panni di Jimmy Carter, Richard Nixon, Rod Sterling, per non parlare della famiglia “Coneheads” o la coppia formata con Steve Martin dei due fratelli emigrati in America, i Yortuk Festrunk, che si autodefinivano “i tizi pazzi e selvaggi” da Bratislava, oppure Fred Garvin, il prostituto.

Spesso gli autori, il cui staff era spesso composto anche dagli stessi attori incluso Dan, spingevano le bizzarrie quando sapevano quanto fosse eccentrico Aykroyd. Un celebre sketch parodia dei programmi di cucina vedeva Dan nei panni femminili di una donna che si tagliava una mano e continuava imperterrita a spiegare come comportarsi nonostante perdesse grosse quantità di sangue. Poiché ogni ospite previsto faceva sia il conduttore che interprete di quasi tutti gli sketch, molti di loro notarono la capacità di scrittura di Dan. Uno su tutti Eric Idle del gruppo Monty Python, che dichiarò che l’unico del SNL capace di essere un Python fosse proprio Dan.

Ovviamente Aykroyd recitava spesso con John Belushi. La loro passione per il blues diventò persino una scusa per essere ospiti musicali come i “Blues Brothers”, prima in un numero finale nel 1976, vestiti da api, poi in due puntate, nel loro storico abito scuro nel 1978. Il successo che Belushi aveva ottenuto nel cinema con “Animal House” quell’anno trascinò anche Dan che, visti gli impegni aumentare sul set, decise con il suo partner di lasciare il SNL nel ’79.

Poi be’, il resto è storia. Belushi e Aykroyd rendono i fratelli Blues una realtà, nascono i dischi, i tour con la banda, un film capolavoro di John Landis del 1980, arrivano alle hit parade. Purtroppo Belushi finì vittima del suo successo e per una serie di complicazioni con il proprio lavoro, andò in depressione rifugiandosi nelle droghe. Quando morì nel 1982, Dan aveva sulla sua scrivania alcuni progetti da fare col suo miglior amico. “Ghostbusters” fra questi, com’è noto, ma anche “Spie come noi”, “I Tre caballeros” ecc. In quel momento, oltre al dolore Dan doveva affrontare una carriera in solitaria. L’ultimo film con John, “I vicini di casa” (1981) e il suo primo film da protagonista, “Doctor Detroit” (1983) non andarono bene al botteghino. In salvezza vennero John Landis con “Una poltrona per due” (1983), in coppia con Eddie Murphy, e Ivan Reitman, che accolse la sua idea degli acchiappafantasmi e la presentò senza troppe difficoltà alla Columbia Pictures: affiancandosi a Harold Ramis e Bill Murray, Dan girò la commedia di maggior successo dell’epoca.

Dopo “Ghostbusters” la sua carriera ebbe un calo, o meglio la sua stella si affievolì con ruoli secondari o in film non proprio riusciti, ma la lezione di Aykroyd è sempre la stessa: è una leggenda vivente, eppure non ha mai cercato di essere una star. Lavora sodo, senza lamentarsi, sarà perché è canadese e il pazzo che salta da un taxi in corsa è un pazzo lontano (l’aneddoto, reale, lo ha raccontato Steve Martin), di certo Dan Aykroyd è un attore che preferisce partecipare, senza protagonismi.

Interpreta un sacco di commedie bizzarre, da “Spie come noi” (1985), con Chevy Chase, “La retata” (1987) con Tom Hanks, “Lo strizzacervelli” (1988), con Walter Matthau, “Non è stata una vacanza…è stata una guerra” (1988), con John Candy, “Ho sposato un’aliena” (1988) con Kim Basinger, rinnova il gruppo di Reitman con “Ghostbusters II” (1989), riesce finalmente ad avere una parte che gli fa dimostrare di essere un buon attore tanto da ricevere una nomination all’Oscar per “A spasso con Daisy” (1990), è in coppia con Gene Hackman in “Poliziotti a due zampe” (1990), sbanda paurosamente con la regia del film “Nient’altro che guai” (1991), ha due bei ruoli in due film di serie A, nei panni di Mack Sennett nel film “Charlot” (1992) e a fianco di Robert Redford nel cult “I signori della truffa” (1992). Dalla metà degli anni Novanta limita le sue apparizioni, a parte “Teste di cono”, ispirato al famoso sketch del SNL, che però è un fallimento al botteghino: appare in “Operazione Canadian Bacon” (1995), primo film di fiction di Michael Moore, e in un cult comico come “Tommy Boy” (1995), con la coppia Chris Farley e David Spade. Divide lo schermo con Steve Martin nel divertente “Sergente Bilko” (1996) e con Damon Wayans e Daniel Stern nel film “Celtric Pride – rapimento per sport” (1996), ma riesce a dare il meglio di sé in due apparizioni esilaranti, in “L’ultimo contratto (1997) e in “Due mariti per un matrimonio” (1996), ruoli degni della sua inquietante follia. La sua carriera subisce un brutto colpo con il flop del seguito dei fratelli Blues, “Blues Brothers 2000” (1998), sempre diretto da Landis. Qui e là continuerà a lavorare, a volte con soddisfazioni personali notevoli, citiamo Woody Allen che lo vuole nel film “La maledizione dello scorpione di giada” (2001), ricevendo anche complimenti dallo stesso Allen, o in alcune commedie natalizie fra le più riuscite, come “Fuga dal Natale” (2004), dove è con la coppia Tim Allen/Jamie Lee Curtis.

Oltre ad alcune apparizioni degne di nota, come a fianco del suo amico Jim Belushi nel suo “La vita secondo Jim”, o nel bellissimo film per la televisione “Dietro i candelabri” (2013), a fianco di Michael Douglas e Matt Damon, oggi com’è noto Dan è diventato un uomo d’affari. Nel 1992 è co-fondatore assieme alla Hard Rock della catena di locali “House of Blues” (sua socia è Judith Belushi Pisano, vedova di John), e nel 2007 con John Alexander fonda la Crystal Head Vodka, una linea di vodka imbottigliata in speciali teschi di cristallo. E’ anche un noto filantropo: ma voi lo sapete che canta anche nella canzone “We Are the World”? Incisa nel 1985, fu scritta da Michael Jackson e Lionel Richie per raccogliere fondi per l’Africa. E nel videoclip Aykroyd è lì nel coro, come sempre ha fatto.

Noi di Ghostbusters Italia lo abbiamo conosciuto nel 2013, durante un tour organizzato per la promozione della sua Vodka. Toccò Novara, Milano e Roma in pochi giorni, lasciando il segno e la sua simpatia nei nostri confronti con memorabili momenti. A Milano indossò uno dei nostri zaini protonici mentre a Roma conobbe Sergio Di Giulio, uno degli attori che gli diede la voce soprattutto quando è nei panni di Ray Stantz, l’entusiasta degli acchiappafantasmi.

Lo aspettiamo alle prossime occasioni, ora che il mondo Ghostbusters è ripartito più che mai.

Auguri Dan, auguri leggenda.

Andrea Ciaffaroni

“Ghostbusters – Firehouse”, confermato per il 2023

Dopo l’annuncio durante l’ultimo “Ghostbusters Day” dell’ultimo 8 giugno, arriva oggi la conferma della data del sequel di Ghostbusters Afterlife, previsto nelle sale per il prossimo 20 dicembre 2023. Intitolato provvisoriamente Firehouse, è stato confermato da Gil Kenan e Jason Reitman che il film riporterà gli acchiappafantasmi a New York dopo gli eventi di Afterlife, e vedremo di nuovo in azione la famiglia Spengler, guidati (per il momento da quanto ne sappiamo) da Winston Zeddemore. La Sony è particolarmente entusiasta sopratutto tenendo conto che il precedente film di Jason Reitman, già slittato di un anno dalla data di uscita prevista, ha macinato 204 milioni di dollari nel mondo durante la pandemia e quindi in svantaggio, e potrebbe ricevere consensi maggiori nel periodo cinematografico più redditizio, in pieno Natale. Questo mercoledì 20 dicembre è già sulle nostre agende! Tenetevi forti, stiamo tornando!

Aggiornamento: la notizia è stata condivisa da alcuni attori di Afterlife, confermando così il loro coinvolgimento nel prossimo film! Oltre a Carrie CoonFinn Wolfhard e Logan Kim, ecco il post di McKenna Grace:

https://www.instagram.com/p/CfW-2iluc__/

Addio all’attore Philip Baker Hall

Domenica 12 giugno è venuto a mancare l’attore Philip Baker Hall, apparso brevemente in Ghostbusters II nel ruolo del Commissario di Polizia alla corte del sindaco Lenny. Nato il 10 settembre del 1931 a Toledo, nell’Ohio, dopo aver prestato servizio come traduttore in Germania per conto dell’Esercito degli Stati Uniti d’America, ha dato inizio alla sua carriera d’attore al Los Angeles Theatre Center, apparendo in televisione, a partire dalla seconda metà degli anni ’70, in ben oltre 200 guest role (M*A*S*H, La signora in giallo e la più recente sit-com Seinfield). Caratterista di indubbia qualità, è conosciuto al grande pubblico per aver collaborato a più riprese con i registi Robert Altman e Paul Thomas Anderson, apparendo in veste di attore non protagonista in pellicole come Boogie Nights (1997), The Truman Show (1998), Magnolia (1999) e Dogville (2003), ricoprendo anche ruoli di maggior rilievo in Secret Honer (1984), Hard Eight (1996) e Duck (2005).

Andrea Persica

Dietro le quinte del corto “GB 38”

Il Ghostbusters Day è stato festeggiato in tutto il mondo e in Italia le iniziative di Ghostbusters Italia sono state tante e che hanno coinvolto i soci e i fan in tutta la penisola. Ma l’omaggio più sentito è stato indubbiamente il cortometraggio che abbiamo pubblicato l’8 giugno, nel giorno del 38esimo anniversario del film di Ivan Reitman del 1984. Gb 38 – Italian Ghostbusters Day è un breve film che assembla i contributi girati dagli stessi soci, da Roma a Firenze, dal Piemonte all’Emilia Romagna, passando per la Basilicata e l’Abruzzo, montati da Edoardo Stoppacciaro. Edoardo, ormai i fan lo conoscono, è l’attore e doppiatore che ha realizzato il film Real – a Ghostbusters Tale, pubblicato su YouTube lo scorso anno con grandissimo successo, ed è stato supervisore, assieme a Valerio Albasini Di Giorgio, dei dialoghi italiani del film Ghostbusters Legacy oltre che voce di Egon Spengler nella scena post-credit. Insomma, un fan vero, e come potete vedere qui un cineasta a tutti gli effetti.

Ci è sembrato interessante raccontare la genesi di questa idea, promossa durante l’ultima riunione (noi come associazione ne facciamo qualche volta, ed è una baraonda totale) dal socio Andrea Ciaffaroni dietro suggerimento di Edoardo. Ebbene, sono stati presi sul serio! Così Edoardo si è unito a GbMax, il nostro Presidente, per realizzare una vera e propria guida cinematografica per i soci che avrebbero voluto partecipare all’idea di un contributo video da poi montare in un unico filmato. Poiché i tempi erano ristretti, circa due settimane prima del Gb Day, Edoardo butta giù nove idee con tanto di indicazioni di regia, storyboard ed eventuali battute, tutte diverse ma con un unico finale: lo stupore del protagonista che guardava verso il cielo sul quale sarebbe apparsa la scritta rassicurante “Ghostbusters Day”. Max manda un dettagliatissimo riepilogo ai soci, ed è questo il risultato. Il prologo, girato a Roma dietro il famoso Gazometro, ha visto partecipi un gruppo di ragazzi che stavano discutendo di cucina orientale di fronte ad un muro, scrivendoci sopra le loro impressioni; la scena girata in un albergo con i soci emiliani, è stata fatta durante un evento locale a Sassuolo; altre sequenze sono state girate in zone limitrofe alle abitazioni dei soci, incluso il nostro Alex, impersonator di Harold Ramis, che si è ripreso assieme alla moglie Sara in un campo di grano, inseguiti da scie misteriose. Questi riportati qui sotto sono i bozzetti originali degli storyboard disegnati da Edoardo.

Abbiamo chiesto ad Edoardo il significato di un cortometraggio come Gb 38, ed ha così risposto: “L’idea era cercare di rappresentare visivamente ciò che questo Ghostbusters Day significava per i fan. L’annuncio di grandi notizie da rivelare in occasione dell’Ecto Fest aveva creato una straordinaria aspettativa. E forse è anche il periodo storico a suscitare attesa in tutti noi. La speranza di un’uscita da questa maledetta pandemia, la speranza di vedere la storia degli Acchiappafantasmi andare avanti, ora con la consapevolezza che il franchise è in mano a persone che lo conoscono intimamente, che lo amano e lo rispettano, la speranza che il logo col fantasmino possa percorrere strade nuove e imprevedibili… Si aveva la sensazione che qualcosa di grosso (come viene detto all’inizio del video) stesse per arrivare.

Certo, quando si parla di un universo tanto amato e che tanto ha significato per così tante persone, un po’ di paura c’è sempre, ed è quello che volevamo raccontare mostrando i nostri Ghostbusters in uno stato iniziale di allerta.

Poi però volevamo anche dare un messaggio di ottimismo e di speranza. Il progetto originario prevedeva che in cielo si formasse una nube di gozeriana memoria dalla quale far comporre la scritta “GHOSTBUSTERS DAY”. Volevamo che i fan trovassero un’immagine familiare.

La scelta finale, invece, è stata che la scritta apparisse in un cielo terso durante una giornata di sole, perché ci piace pensare che, adesso che la storia è stata felicemente riavviata, il destino dei nostri eroi (vecchi e soprattutto nuovi) sia sereno e luminoso.

Quel che è certo è che la community italiana si è impegnata grandemente, a dispetto del pochissimo tempo a disposizione: abbiamo unito le forze e, anche se separati da molti chilometri, abbiamo trasformato il Ghostbusters Day in un’occasione per giocare di nuovo tutti insieme agli Acchiappafantasmi, creando un video in cui fosse centrale l’amore dei fan per questo universo meraviglioso: diciannove protagonisti e, allo stesso tempo, nessun protagonista. Perché secondo noi, è proprio questo lo spirito di “Ghostbusters”.

Gozer non si sconfigge imponendosi sugli altri, ma incrociando i flussi tutti insieme”.

Questo sarà il primo serie di video che l’associazione culturale Ghostbusters Italia realizzerà con Edoardo Stoppacciaro e il supporto dei Soci. Stay Tuned!

Reitman: “Stiamo tornando a New York”

Ora che si è conclusa la Ghost Week, possiamo ragionare a protoni spenti e aggiornarvi sulla notizia che vi avrà fatto sobbalzare durante le celebrazioni di Ghostbusters all’Ecto Fest organizzato a Los Angeles, durante il quale Jason Reitman e Gil Kenan hanno confermato che il sequel di Ghostbusters – Afterlife si farà. In una intervista rilasciata all’Hollywood Reporter l’8 giugno scorso, Reitman ha discusso sul futuro del franchise. Come si è detto, la Sony ha messo in cantiere una serie animata per Netflix, un lungometraggio animato, il ritorno nel mondo dei fumetti. E sì, un nuovo film.

https://www.instagram.com/p/CeluZBaJZ93/

Quando la produzione di Afterlife cominciò nel 2019, il titolo di lavorazione Rust City lasciò volutamente disorientate le persone che erano all’oscuro del progetto. Ora, la maschera è stata calata e il nuovo titolo di lavorazione sarà Firehouse. Nessun dubbio che sarà la volta che si tornerà a casa, a New York. Reitman conferma: “L’ultima volta che abbiamo visto l’ECTO-1 stava guidando verso Manhattan, la casa dei Ghostbusters. Ed è da qui che comincia la nostra storia“. Nel video diffuso durante il Ghostbusters Day, vediamo Ernie Hudson nella scena post credit del film girata nella caserma di Los Angeles (poiché come sanno tutti gli interni dei primi due film furono girati lì) l’11 agosto 2021.

Avendo girato questa scena quasi due anni dopo aver battuto l’ultimo ciak, Reitman rivela che è stata fatta in un secondo momento per collegare la storia successiva. Confermando la scrittura in corso – “Stiamo scrivendo più veloci che possiamo“, dicono – Gil Kenan dice chiaramente che “Avevamo la storia già prima di finire Legacy. E stiamo lavorando a questo lungometraggio con la stessa cura che abbiamo messo nella creazione di Legacy in maniera tale da creare un sequel all’altezza“. E’ molto presto anticipare qualcosa, tranne che sarà una storia di New York, come nei primi due film, e che le giovani generazioni di acchiappafantasmi torneranno in azione – “Abbiamo discusso di quello che vogliamo veder accadere sia alla famiglia Spengler che al di fuori della famiglia Spengler” – e che almeno uno storico membro dei Ghostbusters tornerà: Ernie Hudson. “Winston Zeddemore e le Zeddemore Industries avranno un ruolo di primo piano nel futuro di Ghostbusters“.

C’è un grande ottimismo verso il brand, giustificato dall’ottimo riscontro del pubblico con l’ultimo film (204 milioni di dollari nel mondo, e 15 milioni solo nelle vendite dell’home-video negli States) nonostante l’uscita nelle sale fosse penalizzata dalla pandemia. Firehouse (nome in codice, non è un titolo definitivo, e per favore evitiamo di indicarlo come Ghostbusters 4 o 5!) potrebbe vedere la luce nel 2023 o nel 2024. Siamo già pronti a credere!