Per il sequel di Ghostbusters: Afterlifesembra non esserci ancora una conferma sulla data di distribuzione. In attesa di una comunicazione ufficiale da parte della Sony Pictures, un ulteriore dubbio si è palesato quando nella giornata del 4 luglio, durante Ciné, l’incontro estivo delle Giornate Professionali del Cinema a Riccione, il listino della Eagle Pictures, distributrice del pacchetto Sony e quindi del prossimo Ghostbusters, non riportasse il film diretto da Gil Kenan per il prossimo semestre. Come abbiamo già riportato, la lavorazione è andata spedita per quasi cento giorni ma al momento ci sono alcune problematiche che potrebbero ritardare la post-produzione, a causa dello sciopero degli sceneggiatori di Hollywood che ha coinvolto anche altre categorie del mondo del cinema. Concluse le riprese lo scorso 23 giugno, potrebbe non essere pronto per uscire fra sei mesi esatti, il 20 dicembre, e come ipotizzato da Dan Aykroyd e Ernie Hudson, slittare nella prossima primavera. La Eagle, quindi, non ha potuto anticipare nulla, anche perché è presto per diffondere qualsiasi cosa, da un teaser o trailer – a parte un poster che è stato largamente diffuso nell’ultimo GB Day, e nel caso la post-produzione dovesse andare nei piani stabiliti, potrebbe annunciarlo alle prossime Giornate Professionali di Sorrento, a novembre, oppure, come potrebbe accadere in tutto il mondo, slittare al 2024. In ogni caso, bisognerà aggiornarci nei prossimi mesi! Seguiteci per tutte le news sul prossimo film di Ghostbusters!
Ernie Hudson, parte seconda. Dopo l’intervista di ieri, Screen Rant pubblica la seconda parte delle dichiarazioni di Hudson sul futuro di Ghostbusters. Oltre a chiarire i suoi recenti commenti sul trattamento ingiusto ricevuto durante la lavorazione del film originale, la star originale di Ghostbusters ha condiviso alcuni nuovi spunti per il suo ritorno nel sequel di Ghostbusters: Afterlife, esprimendo il suo entusiasmo per il nuovo percorso di Winston, anche se diverso dalle sue idee. Scoprite cosa ha condiviso Hudson qui sotto:
Sì, è un bene, perché i fan sono sempre stati molto incoraggianti e solidali. Gli studios sono sempre stati la mia più grande lamentela e, onestamente, molte persone la interpretano male dicendo che penso che gli studios abbiano fatto qualcosa che non avrebbero dovuto fare. No, gli studios fanno quello che fanno, non è una cosa che riguarda solo me personalmente, è il modo in cui operano e quello che ritengono necessario.
Ma Winston, credo che il suo posto, quello che ha fatto l’ultimo film Afterlife, è stato dargli uno scopo. Sapete: “Perché è qui?“. Beh, è l’uomo che ha i soldi per mandare avanti questa cosa. Quindi è stato un bene, niente di più, perché abbiamo questi nuovi personaggi, stiamo introducendo nuove storie, ma lui ha un posto e uno scopo per essere lì. Penso che nei film precedenti si sia instaurata un’amicizia tra i tre ragazzi, che hanno già avviato un’attività, quindi quanto ci interessa – e non ho capito bene tutto questo, ma Winston ha sicuramente un posto. Ora, quanto sia il suo posto e tutto il resto, lo decidono altre persone. [Ride]
Inoltre, man mano introduciamo nuove storie e nuovi personaggi, è questo che fa progredire l’intera faccenda, ma noi ne facciamo ancora parte, quindi è stato bello vedere Bill Murray, Danny Aykroyd, Annie Potts, è bello vederli lì, che si divertono e sono entusiasti di essere lì. È diverso, non è necessariamente la direzione che avrei preso io, ma adoro farne parte e credo che ai fan piacerà questa nuova direzione, ma staremo a vedere”.
Le parole di Hudson sono incoraggianti e che speriamo di vedere presto sul grande schermo il 20 dicembre: tuttavia sulla data di uscita sia Hudson che Aykroyd ipotizzano un possibile slittamento per la prossima primavera, a causa di alcuni ritardi causati dallo sciopero in corso a Hollywood degli sceneggiatori e di altre categorie cinematografiche che hanno creato alcuni problemi alla lavorazione e alla post-produzione (in corso). La Sony non si è ancora espressa, e attendiamo info ufficiali che prontamente riporteremo!
Durante il suo soggiorno a Londra per le riprese del nuovo film di Ghostbusters, Dan Aykroyd si è spesso concesso a delle interviste a 360 gradi, dalla sua carriera alla passione per il paranormale, alla promozione della sua Vodka. In una chiacchierata con il giornale Metro, Aykroyd aveva commentato con entusiasmo il ritorno sul set assieme a Murray e Hudson, ma anche ricordato alcuni spassosi aneddoti accaduti su alcuni film. Tocca fare un balzo di quattro decenni, ed entrare in una atmosfera più cool, rilassata quanto selvaggia, e sopratutto alcolica, per apprezzare pienamente i suoi ricordi. Danny cita specialmente una pazza storia accaduta davvero sul set di The Blues Brothers (1980), negli Studi della Universal, che riportiamo direttamente dal fantastico volume John Belushi, la biografia definitiva (Sagoma Editore, 2022), di Judith Belushi Pisano e Tanner Colby, nel quale a pagina 176 e 177 si legge:
“In quel posto [alla Universal, n.d.r] potevamo fare tutto quello che ci pareva, perché il nostro era uno degli uffici di produzione più grossi all’interno degli studi. Al tempo, ci avevano dato carta bianca. Eravamo sistemati in un bellissimo bungalow proprio di fronte al teatro di posa dove avevano girato il Fantasma dell’Opera, e io vivevo lì negli studi, mentre John abitava in casa. Salivamo sui nostri golf cart e ce ne andavamo a zonzo da tutte le parti, magari salendo in cima al castello di Frankenstein per farci un paio di birre. Una delle cose di cui approfittai alla Universal fu il parco macchine. Potevo guidare tutto quello che volevo, dalle vecchie auto della polizia ai pick up. Una volta ci trovai un trasporto truppe semicingolato d’epoca, un Mercedes dell’esercito tedesco risalente alla seconda guerra mondiale, con un diesel a dodici cilindri a trazione diretta e un cambio a otto o dieci velocità. Quando lo feci vedere a John, lui ne rimase estasiato. Stavamo programmando una grande serata, e io dissi: “Non sarebbe fantastico conte pezzo forte per la festa di venerdì sera?”. Conoscevamo un tipo che si chiamava Louie il Grosso. Louie non era grosso, ma lo era la sua reputazione: diceva di essere un contrabbandiere di professione. Così quel venerdì sera, alla fine delle riprese, io, John e Louie il Grosso andammo a dare un’occhiata: “Beh, probabilmente sono in grado di guidarlo, ma non so nemmeno se riuscirei a farlo arrivare in terza” dissi io. E Louie, che aveva lavorato come autista di mezzi pesanti, disse: “Lo so guidare io questo affare”. Ci salì sopra e lo fece partire subito. John si mise accanto a lui e io li seguii con la vecchia auto della polizia, la Dodge 440. Ci fermammo davanti ai cancelli della Universal. La guardia alzò lo sguardo, diede un’occhiata a John seduto sul semicingolato con una sigaretta tra le dita e i piedi sul cruscotto, fece segno con la mano e li lasciò passare. E partimmo, alla volta delle strade di Hollywood. Alla festa facemmo un figurone”.
Scomparso John bel 1982, come ormai sappiamo alcuni progetti scritti per lui e Dan furono rielaborati con un nuovo cast: Spie come noi, ad esempio, fu riscritto in virtù della coppia Aykroyd & Chevy Chase, e proprio quest’ultimi furono protagonisti di un curioso incontro con John Wayne, ad un party organizzato a Hollywood alla fine degli anni Settanta: il leggendario attore fece scoprire la gioia della tequila nelle birre che stavano bevendo versandogliela senza chiedere nei loro bicchieri. Potete immaginare l’euforia!
E a proposito di tequila, poteva non esserci Bill Murray in mezzo? Murray e Dan si conoscono dal 1974, quando le due sedi di Chicago e di Toronto di Second City, il teatro di improvvisazione più famoso d’America, mescolarono gli attori portandoli a fare amicizia fra loro. Murray fu colui che fece “scoprire” l’America a Dan. C’era anche Harold Ramis, nel gruppo, ma questa è un’altra storia, bisogna balzare al 1983-84, durante la lavorazione di Ghostbusters, altro progetto nato per Belushi e Danny, ma sapete già come è andata a finire. Racconta Dan:
“Il mio ricordo più caro di un drink sul set di un film con un co-protagonista è ogni venerdì sera in cui lavoravo con Bill Murray. Nel film Ghostbusters, il venerdì sera, la troupe terminava il lavoro e Billy ci invitava a tornare nella sua roulotte, dove versava shot di tequila e beveva una birra, e ci sedevamo a rilassarci alla fine della settimana. E immancabilmente, sapete, molte persone vogliono lasciare subito il set di un film quando lo finiscono. Ma quelle sessioni andavano avanti a volte per due o tre ore fino a sera, e che sessioni piacevoli che erano”.
Potete sentire queste storie dalla diretta voce qui:
Il caro vecchio Bill Murray è ancora a Londra in questi giorni, e ospite del MLB World Tour London Series per assistere alla partita di baseball tra i St. Louis Cardinals e i Chicago Cubs, è stato intervistato ieri per BT Sports. Durante l’intervista, Murray ha parlato del miglioramento trovato nella città di Londra sopratutto sul piano del divertimento notturno – “prima dormivo di più quando visitavo Londra, ora un pò di meno”, ha detto – e ovviamente del motivo per cui è in città:
“Beh, stavo lavorando ad un film qui. Un sequel di un film fantasmatico che abbiamo realizzato molto tempo fa (…) in America, a New York, quindi ho fatto questo”.
Dopo quindici giorni ininterrotti, la Seconda Unità ha concluso ieri sulla Quinta Strada le riprese con la Ecto-1 e con le controfigure degli attori: oggi la troupe sarà di nuovo davanti la Caserma dei pompieri, ma senza auto, apparentemente per girare delle scene di raccordo con le sole comparse. Secondo un membro di GB Fans che ha raccolto l’informazione da uno della troupe, queste scene con la Cadillac fanno parte di un inseguimento che apriranno il film. Che la produzione sia verso la conclusione lo ha detto chiaramente Eric Reich, uno dei produttori del film, con una storia su Instagram di un picnic con il suo compagno a Hyde Park, “il miglior modo di passare l’ultimo weekend a Londra” e taggando “alcune delle adorabili persone che hanno reso questo memorabile”, taggando fra i tanti Jason Reitman e Mckenna Grace. E proprio Reitman rifletteva con nostalgia alla fine di questo film di Ghostbusters pubblicando anche lui una storia del padre Ivan, di fronte la caserma, esattamente come ha fatto lui qualche giorno fa. Mettendole assieme, sembra quasi che il figlio guardi il padre, con commosso affetto.
Presto avremo notizie su quando si concluderanno le principali riprese a Londra, ma siamo abbastanza certi che l’ultimo ciak si concluderà alla fine di questa settimana. Nell’attesa, abbiamo selezionato qualche foto di ieri per voi:
Ormai verso la fine della produzione, il nuovo film di Ghostbusters porta ancora la Ecto-1 in giro per New York, e ieri Twitter ha regalato un video notevole di un testa a coda per Flatiron District, mentre in altri vediamo la Cadillac correre verso la Quinta Strada incurante delle altre auto negli incroci affollati della Grande Mela.
#Ghostbusters filming in #NYC 5th Avenue between 23rd & 17th Street. The production had 5th Ave & all cross streets literally closed to traffic. That’s power! Better be worth it! pic.twitter.com/hyjOvOy66V
Interessante quanto misteriosa scenografia allestita sulla Quinta Strada invece riguarda questa serie di locandine di un concerto previsto un venerdì presso l”Occultoteca.
Ma non finisce qui: ricorderete il 5 giugno avevamo riportato una scena stunt con delle biciclette che saltavano per la collisione con la Ecto-1, e grazie a Paul di Spot Central, possiamo vedere la scena in una inquadratura migliore:
Nella giornata del 15 giugno la troupe della Seconda Unità del nuovo film di Ghostbusters è tornata a casa! Infatti nei pressi del civico 14 di N. Moore St. oggi la Ecto-1 ha sfrecciato dalle sette del mattino con la caserma dei vigili del fuoco sullo sfondo. Mentre gli interni e parte degli esterni della caserma sono stati ricostruiti a Londra, la troupe ha girato le scene sulla via e nella zona, per poi spostarsi fra Church e Broadway Street. Mentre segnaliamo che le riprese si sposteranno nella giornata del 17 e 18 giugno fra Broadway e la Diciottesima,ecco alcune immagini recuperate da Twitter e un video emozionante della Ecto-1 che corre per le strade partendo direttamente dalla via della Firehouse:
Da quando avevamo raccolto alcuni indizi evidenti, fra cui un contatto telefonico con il regista Gil Kenan e una fotografia con il comico David Walliams, e numerose apparizioni in giro per Londra, non era più un segreto che Bill Murray fosse impegnato sul set del nuovo Ghostbusters, nonostante l’assenza nel video messaggio di auguri al GB Day e il timore che la Sony non lo avesse confermato. Ma ormai era chiaro a tutti, e quindi Dan Aykroyd, intervistato dal giornale “Metro” di Londra, si è sentito libero di darlo per certo, rasserenando i fan che si ponevano il grande quesito.
“Sono entusiasta di questo [film] . Ha una storia bellissima e sentita, una grande minaccia, alcuni momenti spaventosi, e riporta me, Annie Potts ed Ernie Hudson, Bill Murray, passare il testimone a nuove persone, Finn Wolfhard e Paul Rudd e Carrie Coon .”
Sulla sua amicizia con Murray afferma:
“Siamo amici. Ci vogliamo bene ed è stato meraviglioso riaverlo. Stavo lavorando con lui questa settimana e porta sul set un’incredibile energia, arguzia, stile e carisma”.
E sulla lavorazione attualmente a Londra e New York, dice:
“Siamo a tre quarti delle riprese, il che significa che deve essere montato e mixato, e inserita la CGI”.
Come avevamo anticipato, l’ultimo numero di Production Weekly riportava il 21 giugno come ultimo giorno delle riprese principali, ma la produzione potrebbe durare qualche giorno in più. Senza ricorrere a nuovi “spiegoni”, riepiloghiamo che questo sequel avrà come cast i vecchi acchiappafantasmi e Janine, i nuovi dal precedente film, e cioè Paul Rudd, Carrie Coon, Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Logan Kim, e Celeste O’Connor, più le new entry Kumail Nanjiani, Patton Oswalt, James Acaster, e Emily Alyn Lind. E oltre a Murray, probabilmente avremo un altro ritorno nel prossimo film: i mini Stay Puft. E’ stato pubblicato, infatti, un video durante l’ultimo Licensing Expo a Las Vegas da Media Bridge Design, di uno dei vari show-room della Sony, nei quali era possibile impugnare il Neutrino e sparare al vecchio logo di Afterlife per “scoprire” quello nuovo, rivelato durante l’ultimo Ghostbusters Day. Ebbene, distruggendo l’immagine appaiono i piccoli uomini di marshmallow! Ma attenzione, questo non vuol dire con certezza che potrebbero tornare nel prossimo film, ma essendo quella una Convention importante frequentata da rivenditori, produttori e operatori di marketing, è chiaro che la Sony voglia mantenerli come parte dell’immagine futura del franchise. Queste sono intanto le immagini catturate.
Se siete a New York in questi giorni, correte a Broadway, la troupe sarà lì oggi fino al 18 giugno, come riportato qui sotto dagli avvisi di divieto di parcheggio.
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