Batman con Bill Murray e Eddie Murphy? Poteva accadere!

È tornato alla ribalta un aneddoto che riguarda la carriera di Bill Murray e dei suoi numerosi e a volte clamorosi rifiuti di alcuni ruoli che hanno fatto la fortuna di altri attori. La cosa non dovrebbe stupirvi molto perché la storia del cinema è colma di storie così, ma leggere che Murray era stato uno dei primi attori considerati per fare Batman per la regia di Tim Burton vi ha sicuramente incuriosito. Dovrebbe, ma attenzione, nel 1989 anche Michael Keaton era una scelta strana: come Bill, anche Keaton aveva avuto passati trascorsi nel mondo della comicità, come stand-up e attore in film come Night Shift – turno di notte, Mister mamma e Beetlejuice – Spiritello porcello, e inserirlo in un ruolo così cupo fu per Burton una bella scommessa vinta.

Tuttavia, è sempre meglio fare un po’ di chiarezza.

 

Il New York Times, nel febbraio del 1989, rivelò che Murray avrebbe dovuto fare Batman prima che subentrasse Keaton, a riprese iniziate nell’ottobre 1988. Quello che non era stato ancora raccontato, è che il progetto risaliva al 1977, e negli anni il treno delle idee trascinò anche Ivan Reitman come regista di una versione quasi parodistica con Murray e…. Eddie Murphy. In una intervista recente a Yahoo, Murray ha spiegato: “Ne parlai con Eddie Murphy, e lui voleva fare il ruolo di Batman. Questo è quanto uscì da quella conversazione”. E Ha aggiunto: “Non voglio essere il ‘Wonder Boy’ di nessuno – ha proseguito Murray. Forse molto prima, quando ero un ragazzo. Ma negli anni ’80 era troppo tardi per quello. Inoltre, non potevo indossare quell’outfit. Eddie sta bene in viola, e io sto bene in viola. In rosso e verde, sembro uno degli elfi di Babbo Natale. C’era solo molta vanità coinvolta nella produzione. Non sarebbe mai potuto succedere”. Difficile immaginare che versione di Batman sarebbe uscita con una coppia così, né quanti sequel Bill avrebbe sopportato di fare, ma del resto neanche Murphy riuscì a partecipare a Ghostbusters, ricordate? E non perché non volle, ma semplicemente era impossibilitato, perché impegnato con le riprese di Beverly Hills Cop (a prova di quanto si è sempre detto, il film era in fase di pre-produzione quando le riprese di Ghostbusters erano terminate, e gli era quindi impossibile esserci). Murphy e Bill hanno invece in comune un altro clamoroso rifiuto: Eddie Valiant in Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988). Ma mentre Murphy rifiutò volutamente il ruolo perché secondo lui, all’epoca, mescolare animazione con attori in carne ed ossa era, parole sue, “una stronzata”, il buon Bill, per il famoso “vizio” di non avere un agente, fu semplicemente impossibile da contattare. E dire che Spielberg lo voleva fortemente, e per la cronaca quando questa storia saltò fuori pare che Bill non l’abbia presa per niente bene.

“Ghostbusters: Afterlife”, Mckenna Grace in nomination

Mckenna Grace, classe 2006, questa mattina ha ricevuto la bella notizia che concorrerà come Miglior Attrice in un film di fantascienza per i Critics Choice Super Awards, la categoria speciale dei Critics Choice, i premi istituiti dai membri della Broadcast Film Critics Association dal 1995, formata da critici americani e canadesi: con un occhio speciale per alcuni generi cinematografici, dal 2020, hanno fondato questi “super premi” per i quali Ghostbusters Afterlife concorrerà grazie alla meravigliosa performance della giovane Mckenna. Queste le nomination:

Cate Blanchett – Don’t Look Up
Jodie Comer – Free Guy
Rebecca Ferguson – Dune
Mckenna Grace – Ghostbusters: Afterlife
Jennifer Lawrence – Don’t Look Up
Alicia Vikander – The Green Knight

I vincitori saranno annunciati il prossimo 17 marzo 2022.

Un tributo a Ivan Reitman

Esistono cineasti che nel loro lavoro vengono considerati “maestri”, un po’ per l’età longeva ma anche per aver insegnato qualcosa durante la loro carriera. Ivan Reitman, che ci ha lasciato improvvisamente lo scorso 12 febbraio, era un maestro soprattutto nell’averci insegnato cosa vuol dire entusiasmo: per il cinema, e per la commedia.

Aveva un senso dell’umorismo irriverente, ben legato allo spirito anarchico del National Lampoon, la celebre rivista satirica americana che cambiò le regole della comicità: Reitman ha prodotto, agli inizi della sua carriera, lo spettacolo teatrale dello show radiofonico diretto da John Belushi, nel 1974-75. Il cast era composto da Belushi, Brian-Dyole Murray, Harold Ramis, Bill Murray, Gilda Radner. Già questo dovrebbe dare una idea di cosa è stata l’esperienza di Reitman nel mondo comico. Produrrà poi Animal House (1978), altro classico delle commedie collegiali, maleducato e esilarante; alla regia spalleggia il debuttante Bill Murray nel film Polpette (1979), e sempre con Bill incontra Harold Ramis in Stripes (1981), una prova generale di Ghostbusters (1984).  E’ interessante far notare che Ivan Reitman aveva origini cecoslovacche, e con la famiglia si era trasferito in Canada agli inizi degli anni Cinquanta. Nei suoi primi lavori professionali, Reitman produceva programmi televisivi nella stazione indipendente CITY-TV, con sede a Toronto: è lì che incontra un giovanissimo Dan Aykroyd, voce dei promo televisivi. Nel 1983 Ivan e Dan diedero la luce al progetto di quest’ultimo di un film con degli acchiappafantasmi, e il suo seguito nel 1989. La carriera di Ivan è stata successivamente legata alle commedie, eccezion fatta per film come Pericolosamente insieme (1986), e citiamo: Gemelli (1988), Un poliziotto alle elementari (1990) Dave – Presidente per un giorno (1993), Due padri di troppo (1997), Evolution (2001). Nel 2000 ha fondato la The Montecito Picture Company, che ha prodotto, fra le varie cose, il reboot de La pantera rosa (2006) con Steve Martin e, ovviamente, l’ultimo grande capitolo di Ghostbusters diretto dal figlio Jason.

Noi fan di Ghostbusters ci sentiamo orfani oggi di un padre della commedia, che ha avuto la fortuna come noi di vedere il franchise ancora una volta portato in gloria.

Grazie maestro, ci vediamo dall’altra parte.

Andrea Ciaffaroni

Ghostbusters – Afterlife domina la classifica dell’home video!

I soli diritti di sfruttamento ci arricchiranno oltre i nostri più sfrenati sogni!”, diceva Peter Venkman mentre cercava di convincere Ray Stantz che aver ipotecato la fattoria dei suoi genitori al 19%– con un costo di interessi di 95,000 dollari solo nei primi cinque anni – non è stata una cattiva idea. E dopo quasi quarant’anni, acchiappare fantasmi frutta ancora!

È notizia dalla classifica del sito Media Play News – il NPD VideoScan First Alert che combina i numeri di vendita dell’home-video americano – che Ghostbusters Afterlife è il primo nelle vendite nel weekend del 5 febbraio scorso, con il 65% delle vendite riguardanti il formato Blu-Ray e il 19% dal formato UHD. La ristampa del cofanetto contenente i tre film della saga è terzo in classifica e il formato Blu-ray costituisce il 70% delle vendite, di cui il 23% il cofanetto Ultimate Collection di otto dischi che è andato fuori catalogo in tempi da record (e non si hanno notizie di eventuali ristampe future).

In Italia le notizie sono ugualmente incoraggianti, secondo Dvd Store Ghostbusters Legacy è secondo nella classifica dei dieci più venduti nel formato Blu-ray, mentre la scorsa settimana Ibs.it inseriva il film nel primo posto nel formato DVD. Molti utenti hanno preferito l’edizione steelbook, velocemente andata fuori catalogo. La Eagle Pictures ci informa che la Univideo, la più importante realtà che riunisce gli editori di home-video, ha classificato Ghostbusters Legacy al secondo posto nella Top Ten nel periodo compreso del 31 gennaio – 6 febbraio, e al primo fra i Blu-ray. Risultato ancora più soddisfacente poiché anche il cofanetto Ultimate è posizionato al terzo posto dei Blu-ray e settimo fra i titoli più venduti.

A breve pubblicheremo recensioni, unboxing e approfondimenti su queste novità dell’home video, quindi tenetevi pronti! Non mancheranno sorprese…

Intanto, il film di Reitman, vicino a raggiungere i 200 milioni di dollari d’incasso nel mondo con la distribuzione recentissima in Giappone, è stato escluso dagli Oscar non ottenendo la nomination per i Migliori Effetti visivi, ma è in attesa di sapere se otterrà il Bafta per gli effetti speciali o il premio agli Art Directors Guild.

“Ghostbusters: Afterlife” candidato agli Art Directors Guild

Sono state annunciate ieri le nomination per i tecnici del cinema premiati dalla Art Directors Guild, con una attenzione particolare alle scenografie nelle categorie cinematografiche e televisive. Nello specifico, il premio per il cinema si divide per il miglior film di fantascienza, in costume e contemporaneo, ed è, nella comunità di Hollywood, un riconoscimento importante che solitamente spiana la strada verso la corsa agli Oscar. A sorpresa, François Audouy, scenografo franco-americano, è stato nominato per ben sei volte incluso il suo lavoro per Ghostbusters Afterlife. Nelle edizioni precedenti Audouy aveva vinto per Logan – The Wolferine (2017) e l’anno scorso per il video musicale di Harry Styles “Falling”. Quest’anno deve vedersela con film come Dune, Cruella e Shang-Chi, ma sapremo i nomi dei vincitori il prossimo 5 marzo, durante la cerimonia che si terrà all’ InterContinental Hotel di Los Angeles.
Saputa la notizia, il regista Jason Reitman ha così salutato il suo scenografo su Instagram.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mentre Audouy nel suo profilo ha ringraziato la ADG per le nomination con una foto dell’incredibile scenografia del Tempio di Gozer.

 

 

Bill Murray parla di “Ghostbusters: Afterlife”

Ospite in uno dei talk show americani più famosi, The View, Bill Murray è stato intervistato sulla sua carriera in occasione della promozione di un documentario di cui è protagonista, New Worlds: The Cradle of Civilization, e presto le domande delle conduttrici, fra cui la leggendaria attrice Whoopi Goldberg, si sono spostate verso Ghostbusters e Ghostbusters: Afterlife. Giustificandosi di non essere mai stato ospite del programma perché “Voi ragazze vi svegliate troppo presto! È così luminoso!”, Murray ha ricordato il peso dei proton pack del 1984 e lo sforzo fisico richiesto dal ruolo, spiegando: “Non è tanto lo scendere, è il rialzarsi che ti uccide. Se doveste fare il vostro spettacolo dal pavimento, voi ragazze sareste infelici!” Inevitabili le domande sul recente Afterlife per cui ha ripreso il suo ruolo di Peter Venkman dopo più di trent’anni. Murray risponde: “Mckenna era una bambola. È stata davvero fantastica e il regista Jason Reitman, il figlio del regista originale Ivan, ha fatto un ottimo lavoro e ha fatto un film davvero buono. Era diverso da quelli che abbiamo fatto, ma era buono. È stato molto più emozionante del nostro, ed è stato un film di successo. Ero felice per lui”.

Qui potete gustarvi il video

E a proposito di successo, il film ha raggiunto 194 milioni di dollari nel mondo, un incasso che potrebbe aumentare vista la breve uscita nelle sale in Giappone il prossimo 4 febbraio. Inoltre, Afterlife ha registrato qualche altro primato interessante, come il film digitalmente più visto in Inghilterra (in attesa che arrivi in UK in home-video il prossimo 31 gennaio), e in Canada, mentre è notizia di ieri sera che è entrato ufficialmente nella lista dei film che saranno giudicati validi per concorrere alla nomination all’Oscar 2022. Le votazioni si svolgeranno fra il 27 gennaio e il 1° febbraio, e l’8 febbraio saranno annunciate quelle ufficiali, pronte per la cerimonia di premiazione del 22 marzo. Ben 276 i titoli in corso!

“Ghostbusters: Afterlife” semifinalista ai Bafta!

Dopo gli Oscar, per i quali Ghostbusters Afterlife è stato nominato nella short List per i Migliori effetti visivi, il film di Jason Reitman concorrerà fra i semifinalisti dei Bafta Film Awards, gli oscar inglesi, per la categoria dei Migliori Effetti Vivisi e per Miglior suono. Bisognerà aspettare il prossimo 3 febbraio per sapere se la nomination diventerà realtà e il 13 marzo il film si aggiudicherà uno o entrambi i premi.

Qui la lista dei film concorrenti:

MIGLIOR SUONO

A Quiet Place Part II
Belfast
CODA
Don’t Look Up
Dune
The French Dispatch
Ghostbusters: Legacy
The Harder They Fall
The Last Duel
Last Night in Soho
The Matrix Resurrections
No Time To Die
Il potere del cane
tick tick… BOOM!
Ultima notte a Soho
West Side Story

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI

Black Widow
Crudelia
Don’t Look Up
Dune
Eternals
Free Guy
The French Dispatch
Ghostbusters: Afterlife
The King’s Man
Matrix Resurrections
No Time To Die
Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli
The Suicide Squad
Venom: Let There Be Carnage
Ultima notte a Soho

Jason ha comunicato tramite i social la sua gioia per la notizia con questa storia su Instagram