The Blues Brothers festeggia 40 anni

Oggi ricordiamo che…
Il 20 giugno 1980 usciva nelle sale cinematografiche americane il film cult di John Landis “the Blues Brothers”.
Nella pellicola, mentre i fratelli Blues si trovano in una cabina telefonica, Elwood (Aykroyd) chiede a Jake (Belushi): “Who you gonna call?”.
Curiosamente, questa stessa battuta divenne poi uno degli slogan pubblicitari di “Ghostbusters”, scritto e intepretato dallo stesso Aykroyd, nonché frase celebre della colonna sonora scritta da Ray Parker Jr. che fu uno dei singoli più venduti del 1984.
Inoltre, parte di Peter Venkman era stata inizialmente scritta pensando a John Belushi, anche se a causa della sua prematura morte andò poi a Bill Murray.

Torna Burnout Paradise e la possibilità di correre su un’auto ispirata alla Ecto1

Abbiamo già visto elementi di Ghostbusters apparire in diversi titoli di videogiochi dal flipper in “the Pinball Arcade” alla storia ispirata ai The Real Ghostbusters in “Into the dead 2” ed ora un gradito ritorno…

Disponibile da oggi per Nintendo Switch un classico dei videogiochi di guida “Burnout Paradise”, sesto capitolo della serie Burnout, sviluppato dalla Criterion e pubblicato da Electronic Arts, nel 2008 per PlayStation 3 ed Xbox 360 e successivamente nel 2009 per PC, ora approda sulla console portatile Nintendo in una versione rimasterizzata e contenente tutti i DLC usciti all’epoca tra cui il Legendary Cars Collection che permette di mettervi al volante di auto ispirate al mondo del cinema… da una somigliante macchina volante da viaggio nel tempo ad una similare vettura, intitolata “Manhattan Spirit”, per la cattura dei fantasmi ed ovvio richiamo alla ben nota Cadillac Ambulance Miller-Meteor limo-style endloader combination del 1959 convertita ad “Ecto-1” nel film Ghostbusters. Qui potrete guidare e correre per le strade di Paradise City, con questa speciale vettura, accendendo sirena e lampeggianti e gareggiando con gli amici!

La reunion del cast di Ghostbusters

Quando, dopo la splendida reunion del cast de “Il Signore degli Anelli”, Josh Gad ha annunciato che l’episodio successivo del suo Reunited Apart sarebbe stato dedicato a “Ghostbusters”, l’hype e la curiosità sono andati istantaneamente alle stelle in tutto il mondo.
Ci sarà Bill Murray?
Ne faranno un trampolino per lanciare i tanto attesi nuovi trailer di “Ghostbusters Afterlife”?
Parleranno del nuovo film?
Quali membri del cast interverranno?
Poi è uscito il “trailer” dell’episodio, che in pochi secondi ha scatenato valanghe di feels e di eccitazione. L’inafferrabile Murray, spesso restio a parlare di “Ghostbusters”, ci sarebbe stato!


Una Annie Potts ancora meravigliosamente in parte ci avrebbe riportato la sua Janine! Sarebbero intervenuti anche Dan Aykroyd, Ernie Hudson e Sigourney Weaver!
E ovviamente, avrebbero partecipato entrambi i Reitman.
Questo ha reso l’attesa ancor più spasmodica, e nel fandom hanno cominciato a circolare teorie su questa reunion come solitamente accade per i kolossal hollywoodiani.
Il valore principale dell’evento YouTube è stato sicuramente rivederli tutti lì a chiacchierare come vecchi amici. Si sono divertiti, hanno ricordato l’incredibile avventura vissuta insieme, la follia visionaria e un po’ cialtrona dalla quale è scaturita, e la profondità dei messaggi che è riuscita a veicolare nel tempo.

«È una storia di generosità e amicizia», ha ricordato Dan Aykroyd.
«Gli Acchiappafantasmi sono quattro personaggi dei quali vuoi immediatamente essere amico», ha sottolineato Ivan Reitman.
Molti dei ricordi che i nostri eroi si sono scambiati non erano certo novità per i fan, ma sentirli esposti in quel modo, con Bill che interviene sul ricordo di Dan, Ivan che lo completa e Sigourney Weaver che aggiunge un dettaglio che nessun altro ricordava, è stato davvero coinvolgente.
Singolare il fatto che Bill Murray ricordasse di un Giorno del Ringraziamento a casa di Ivan Reitman, durante il quale videro il montato senza effetti speciali della scena della cattura di Slimer, e che il resto del cast invece non ne avesse memoria.

Bill Murray: Il cappellino da marinaio un omaggio allo Stay Puft!

Ovviamente si è parlato anche di “Ghostbusters Afterlife”.
Il rinvio della data di uscita da luglio 2020 a marzo 2021 è stato un duro colpo per i fan (che pure ne hanno ovviamente compreso le ragioni legate alla pandemia di Covid-19). Forse anche in virtù di questa amarezza, molti si aspettavano che questa reunion sarebbe stata una sorta di “pretesto di lusso” per lanciare qualche bomba sul nuovo film. Magari perfino un trailer.

E invece, ahinoi, tutto ciò non è accaduto.
Jason Reitman, però, ha detto una cosa molto interessante: questo stop forzato dovuto alla pandemia gli ha concesso molto più tempo per seguire la post-produzione del film, per raffinarne il montaggio e per curare gli effetti visivi.
«È un dono che capita raramente a un regista», ha detto.
Proprio in merito a “Ghostbusters Afterlife”, si è creato un curioso malinteso che in un batter d’occhi ha fatto diffondere una inspiegabile fake news tra i siti d’informazione cinematografica in generale (e dedicati a Ghostbusters in particolare).
Riporto lo scambio tra Josh Gad e Jason Reitman, adattandolo in italiano.

GAD: Finora, nessuno dei film ospitati qui a “Reunited Apart” aveva nuovi capitoli in arrivo, ma a quanto ho sentito, voi ragazzi avete lavorato a un “certo sequel”. Jason, puoi dirci qualcosa a riguardo?

REITMAN: Sì, bèh, non posso dirvi niente, se non che stiamo effettivamente lavorando su un nuovo capitolo.

Per qualche strano motivo (forse per la delusione di cui sopra), queste parole sono state interpretate come un’allusione da parte di Jason Reitman al fatto che starebbe lavorando a un sequel di “Ghostbusters Afterlife”.
Spiacenti di dare una nuova delusione, ma no.
“Ghostbusters Afterlife” È il sequel al quale sta lavorando. Purtroppo, allo stato attuale delle cose, la preproduzione di un sequel di “Afterlife” in questo momento è radicalmente impensabile. Spieghiamo perché.

Il regista ha affermato di stare ancora lavorando al montaggio e agli effetti del film, approfittando del tempo extra concesso dal rinvio della data d’uscita. Seguire la post-produzione di un film mentre si inizia a pianificare la pre-produzione del suo sequel è un azzardo sotto molti punti di vista. In primo luogo, da quello economico.
In seguito agli esiti tutt’altro che felici dell’esperimento del 2016, la Sony Pictures ha stanziato per “Afterlife” fondi sufficienti a catalogarlo come un “medium/low budget”. Una simile cautela ci dice che, malgrado le reazioni generalmente entusiastiche per il trailer rilasciato lo scorso dicembre, la casa produttrice non darebbe mai il via libera alla produzione di un sequel prima di avere risultati certi e rassicuranti al botteghino.
Quindi no, amici e amiche ghostheads di tutto il mondo: per il sequel di “Ghostbusters Afterlife” ci sarà da aspettare e, soprattutto, da sperare che il film di Jason Reitman soddisfi chi ha già adorato il trailer (come il sottoscritto) e convinca chi invece è rimasto scettico.
Una cosa è certa: con questo episodio di “Reunited Apart”, Josh Gad ha fatto a tutti noi fan un regalo incredibile. Erano lì. Tutti loro. E sì, c’era anche il nostro Harold, ricordato con affetto e simpatia da tutti, con il suo inesauribile sorriso e la sua fine intelligenza d’autore mai abbastanza celebrata.
A tal punto che, quando l’ospite a sorpresa Ray Parker ha eseguito il tema del film, ogni volta che il cast esclamava “GHOSTBUSTERS!” in risposta al leggendario “Who ya gonna call?”, sembrava davvero di sentire anche la sua voce.

Ospiti: Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver, Annie Potts, William Atherton, Michael Ensign, Timothy Carhart, Steven Tash, Jennifer Runyon, Ray Parker Jr., e la conclusione di Larry King.

di Edoardo Stoppacciaro

Generations – l’eredità di un acchiappafantasmi

 

Che cos’è una passione? Probabilmente è un’ emozione inspiegabile, sappiamo solo che è più forte di noi e che, in qualche modo, caratterizzerà la nostra esistenza, per sempre. Le passioni sono energie potenti, che travalicano le generazioni e aspirano all’eternità. Generazioni (in originale “Generations“), proprio questo, è  il titolo della piccola perla (solo 4 minuti) che abbiamo scoperto oggi. Il cortometraggio, realizzato dal gruppo di acchiappafantasmi statunitensi Station 6, vede come protagonista un bambino che di notte incontra per casa il padre in uniforme da ghostbuster. [SPOILER ALERT] Insieme cominciano a giocare, il padre con un proton pack fedelmente replicato, il figlio con in spalla quello giocattolo della Kenner. Alla fine dei giochi il genitore rimette a letto il figlio, che gli domanda: “Tornerai ancora papà?”, “ogni volta che vorrai, sai chi chiamare” risponde lui. Il cortometraggio finisce col padre che viene risucchiato dalla trappola giocattolo del figlio. Le lacrime che vi scendono dopo questo finale sono più che legittime, ma crediamo che ad esse debbano seguire gli applausi per questo gruppo di ragazzi: in questa piccola opera di quattro minuti c’è condensata una storia di 36 anni che si è trasmessa letteralmente di padre in figlio e che oggi arriva a noi con lo stesso stupore delle persone che l’8 giugno 1984 uscirono dai cinema, ma nello stesso tempo con un sentimento che da innamoramento, dopo quasi 40 anni, è diventato Amore con la A maiuscola. Ci siamo trasformati negli eroi che volevamo diventare e, cosa ancora più bella, possiamo essere noi ora ciò che i nostri figli vorranno essere. Buona visione.

 

Ghostbusters reunion lunedì 15 giugno!

Grande news! La puntata del web show di Josh Gad dedicata a Ghostbusters con Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Ivan e Jason Reitman ed altri andrà in onda il prossimo 15 giugno!
Qui un breve assaggio!