“Ghostbusters” nella Giornata Mondiale del Libro

Oggi è la “Giornata Mondiale del libro e del diritto d’autore“, importante iniziativa promossa dall’UNESCO nel 1996 e ancora oggi stimolo di grandi eventi in tutto il mondo. Come Associazione culturale, Ghostbusters Italia si è sempre fatta promotrice delle iniziative editoriali che negli anni hanno interessato gli argomenti di saggio e biografia, nel mondo come in Italia, fortunatamente aggiungeremo, perché da diversi anni anche qui sono usciti libri che, non dimentichiamo, hanno avuto il nostro appoggio e contributo per perfezionarli o, in un caso, realizzarli totalmente. Li ricordiamo qui velocemente i più importanti:

Making Ghostbusters (1985), a cura di Don Shay, è il primo libro che racconta, con materiali preziosissimi e la sceneggiatura originale e con la voce dei diretti protagonisti, la realizzazione del film. Assolutamente imperdibile. Oggi fuori catalogo e raro da trovare, è stato ristampato, in formato più piccolo in A5, nella edizione da collezione uscita in Blu-Ray e UHD lo scorso anno. Purtroppo inedito in Italia.

Ghostbusters The Ultimate Visual History (2015), di Daniel Wallace, è stato realizzato per colmare il buco lasciato dal precedente libro e in occasione del rilancio del brand nell’anno della fondazione della Ghostcorps. Altamente raccomandato per sapere la storia di tutto il franchise, i primi due film, i giocattoli, le serie a cartoni animati, i fanclub, i videogame. Con due contributi d’eccezione scritti da Ivan Reitman e Dan Aykroyd. Il libro è in inglese ed è acquistabile anche sul nostro Amazon, ma è notizia certa che la Saldapress sta lavorando all’edizione italiana per il prossimo marzo 2024 (tranquilli, saremo presenti).

Ghostbusters – The Inside Story: Stories from the cast and crew of the beloved films (2020), di Matt McAllister, è la raccolta dei 64 fascicoli pubblicati assieme ai numeri necessari per costruire la Ecto-1 promossa dalla Hero Collector. Il volume è arricchito da una introduzione di Ivan Reitman, ma nonostante il ricco contenuto fotografico, il testo ha diversi errori e omissioni. Inedito in Italia ma acquistabile qui.

Wild and Crazy Guys: How the Comedy Mavericks of the ’80s Changed Hollywood Forever (2020), di Nick de Semlyen, è un libro imperdibile, fra i pochissimi che analizzano e raccontano la storia della comicità di Hollywood degli anni ’80 e di come abbia cambiato l’industria attraverso i tipi pazzi e selvaggi che ancora oggi adoriamo, da John Belushi a Steve Martin, Eddie Murphy, Chevy Chase, Dan Aykroyd, John Candy, Robin Williams e molti altri. Vengono approfondite le lavorazioni di alcuni film chiave, ovviamente anche Ghostbusters, con notevole cura nei dettagli. L’autore si è divertito e si sente. Per dare l’idea del tono, si parte con una scazzottata fra Murray e Chevy Chase dietro le quinte del Saturday Night Live (storia vera: l’unico a prendere un pugno fu però Belushi, intervenuto per sedare la rissa). In inglese (purtroppo!) e acquistabile qui.

Harold Ramis. Mio padre, l’acchiappafantasmi (2021), di Violet Ramis Stiel, con una introduzione di Seth Rogen, è l’edizione italiana del libro Ghostbuster’s Daughter: Life with My Dad, Harold Ramis (2018), che ha raccontato, per la prima volta, la vita e l’opera di Harold Ramis. Edito da Sagoma Editore, è un libro commovente e a tratti davvero esilarante, zeppo di racconti personali della primogenita e con rarissime fotografie. Come abbiamo già raccontato più volte, una copia era stata tradotta per iniziativa personale da Sara Petrolillo e suggerita da quest’ultima a Sagoma, che ha sposato l’idea affidando ad Andrea Ciaffaroni l’edizione italiana con l’aiuto di Valerio Albasini Di Giorgio. Promosso dall’associazione, il libro ha e continua ad avere un notevole successo. E’ fondamentale come opera, per tutti noi acchiappafantasmi.

Ghostbusters – The Original Novelizations of Ghostbusters 1 and 2 (2021), di Richard Mueller e Ed Naha, sono i romanzi dei due film usciti negli anni ’80 e ristampati da Titan Books. Fortunatamente questo corposo volume – 400 pagine – è stato pubblicato anche in Italia da Magazzini Salani (acquistabile qui), con doppia felicità per i fan, poiché il primo romanzo era inedito in Italia. I testi accingono dalle sceneggiature originali con numerose chicche non presenti nei film.

Ghostbusters Ecto 1 – Manuale per Acchiappafantasmi (2021), di Troy Benjamin (Autore), Marc Sumeraak (Autore), Ian Moores (Illustratore), è, come dice il titolo, un approfondimento tecnico dell’attrezzatura e della mitica Cadillac dei Ghostbusters. Uscito per Simon and Schuster nel 2017, è stato pubblicato in Italia nel 2021 dalla Multiplayer Edizioni, con supervisione alla traduzione a cura della Associazione. Correte ad acquistarlo qui. 

L’arte di essere Bill Murray (2021), sottotitolo Assurde storie vere sulla gioia, lo zen e l’arte di imbucarsi alle feste, di Gavin Edwards, lo inseriamo in questa lista perché è una eccezione assoluta che ogni fan dovrebbe avere. Uscito nel 2016 come The Tao of Bill Murray: Real-Life Stories of Joy, Enlightenment, and Party Crashing, è un libro speciale, che racconta la vita del nostro Venkman attraverso la sua carriera e una serie irresistibile di aneddoti, estratti da interviste, e testimonianze incredibili del suo essere eccentrico e unico. La Blakie Edizioni ci ha fatto dono della edizione italiana, e acquistabile qui.

Ghostbusters: Afterlife: The Art and Making of the Movie (2021), di Ozzy Inguanzo, è l’unica pubblicazione ufficiale uscita in occasione del film di Jason Reitman, ed è un libro spettacolare colmo di curiosità e una ricchissima galleria fotografica sulla lavorazione, uscito in lingua inglese ed acquistabile qui.

A Convenient Parallel Dimension: How Ghostbusters Slimed Us Forever (2022), di James Greene, Jr, è l’ultima pubblicazione saggistica sul mondo di Ghostbusters, acquistabile in lingua inglese, e annunciato praticamente all’indomani dell’uscita di Ghostbusters: Afterlife. L’intento è quello di raccontare nel dettaglio tutta la storia del mondo creato da Dan Aykroyd con molti retroscena e diversi passaggi inediti, e si ferma quasi sbrigativamente (forse perché il libro è andato in stampa a ridosso della notizia) con la morte di Ivan Reitman e l’annuncio del sequel in lavorazione in questi giorni. E’ un libro molto interessante, non senza prolissità a dire il vero, ma da avere. Rispetto ai libri precedenti, la galleria fotografia è scarna, ed essenziale. 

Ghostbusters: The Official Cookbook (2022), di Jenn Fujikawa e Erik Burnham, è un libro di ricette promosso da Sony, curioso e interessante e, sorprendentemente, zeppo di foto inedite di Ghostbusters: Afterlife. Acquistabile qui.

Prime foto dal set del nuovo “Ghostbusters”!

Ed ecco finalmente le prime foto del nuovo capitolo di Ghostbusters. Ieri, giovedì 20, trentesimo giorno di riprese, parte del cast è stato paparazzato mentre stavano girando alcune scene nei pressi della stazione londinese di St James’ Park. Le foto sono decisamente interessanti: l’occhio vigile noterà che Paul Rudd ha indosso una uniforme (oh yes!) seppur nascosta, ma sopratutto la conferma di Ernie Hudson e, udite udite, il grande ritorno dell’attore William Atherton! Proprio lui, Walter Peck, che nonostante fosse palloso potrebbe essere stato richiamato a riportare l’ordine nell’ambiente! Come ha detto uno dei nostri: non si arrende! Le riprese, come avevamo raccontato giorni fa, erano state infastidite da rumori molesti nel tunnel sotterraneo della fermata Westminster (notizia che The Sun potrebbe aver anche inventato, ma noi non scendiamo cento metri sottoterra per controllare, sia chiaro), ma annotiamo quello che sta succedendo.

Il quarto capitolo, sequel di Ghostbusters: Afterlife e diretto da Gil Kenan, arriverà nelle sale il prossimo 20 dicembre. Le riprese, iniziate il 20 marzo, si concluderanno a giugno, e si stanno svolgendo negli Warner Bros. Studios Leavesden, a circa trenta chilometri da Londra. Gli esterni stanno creando confusione fra i fan: il film è ambientato a New York, ma come molte produzioni americane recenti è girato in Inghilterra. Nelle foto, si vede anche un edificio al 55 Broadway, nel quartiere di Stratford, e la mitica Ecto-1! Al momento, nel cast, oltre ai tre sopra citati, sono a Londra Finn Wolfhard, Kumail Nanjiani e James Acaster, mentre McKenna Grace è ancora negli Stati Uniti e non ci sono ulteriori notizie sul suo arrivo in Gran Bretagna. Amici, se siete a Londra, indagate!

Aggiornamento: pochi giorni fa il regista Edward Wright ha festeggiato con amici e colleghi il suo 49esimo compleanno. Da un suo post di Instagram, notiamo fra gli invitati Paul Rudd, Kumail Nanjiani, e Nick Frost, con Wright attore e sceneggiatore della Trilogia del Cornetto insieme a Simon Pegg.

https://www.instagram.com/p/CrSivr7o_fY/?igshid=YmMyMTA2M2Y%3D

Quando “Ghostbusters” uscì in Italia, 38 anni fa

Sono passati 38 anni dalla prima apparizione sugli schermi di Ghostbusters nelle sale italiane. Era – è il caso di dirlo – il lontano 31 gennaio 1985.

Abbiamo raccontato la storia di questo film nell’ultimo numero della nostra fanzine , ma approfittiamo di quest’occasione e per rivisitare, accompagnandovi nuovamente indietro nel tempo, i gloriosi giorni dei natali nostrani del “colossal soprannaturale”.

“Flano” del 31 gennaio 1985 ©Corriere della sera

È giusto innanzitutto precisare che il sistema cinematografico nel nostro paese era piuttosto differente rispetto ad oggi, a cominciare dalla distribuzione dei film nelle sale che non era simultanea in tutte le città, dando in primis priorità alle cosiddette “città capozona”, per l’esattezza dodici e comprensive, fra le altre, di Roma, Bologna, Milano, Torino e Napoli. Su questa dozzina puntavano gli esercenti per il calcolo degli incassi maggiori e quando Ghostbusters debuttò in prima visione, come dicevamo, giovedì 31 gennaio 1985, i risultati furono maggiori alle aspettative.  Secondo Il giornale dello spettacolo, solo nei primi 46 giorni di programmazione la pellicola incassò ben 484 milioni di lire, cifre che oggi sono difficilmente comprensibili, ma che all’epoca rappresentavano un chiaro segno di eccezionale riuscita commerciale.

Il film di Ivan Reitman, del resto, fu anticipato in Italia, arrivando all’appetito del grande pubblico, con le notizie che trapelavano dall’oltreoceano, le quali raccontavano di un successo mai visto prima d’ora e consentirono ai distributori, oltre a sviluppare una piena fiducia, e di confidare nella riuscita del prodotto nel contesto del mercato europeo. Mentre in alcune nazioni del continente si aspettò l’autunno per l’inserimento ufficiale nel listino delle uscite, da noi, come in Germania, si decise di posticiparne la prima direttamente allo scoccare del nuovo anno. Il motivo di tale scelta ci fu personalmente illustrato dal diretto incaricato, il compianto presidente della C.E.I.A.D. (la filiale italiana della Columbia Pictures) Paolo Ferrari, che in un’intervista rilasciata a Ghostbusters Italia nel 2014 ci disse che si trattò di una tattica di carattere commerciale, presa in vista delle uscite cinematografiche natalizie di fine ’84, già proscenio per ben due sicuri campioni di incassi che avrebbero potuto rovinare la “sorpresa” di Ghostbusters, ossia Non ci resta che piangere, con l’asse Benigni-Troisi, e I due carabinieri, diretto e interpretato da Carlo Verdone in coppia con Enrico Montesano, entrambi prodotti dalla Cecchi Gori, ma al contempo distribuiti dalla stessa CEIAD.

Il gennaio del 1985 risultò quindi mese vincente, per la sua riuscita: anche se “sfidato” da un’altra coppia tricolore, quella di Pozzetto-Celentano con Lui è peggio di me, uscito a febbraio, Ghostbusters registrò una risposta incredibile del pubblico italiano: nelle 12 città capozona incassò quasi sei miliardi di lire, risultò quindi essere il film più visto della stagione, secondo solo a Non ci resta che piangere, con 13 miliardi di lire totali di profitto.

Per gli amanti delle date: Ghostbusters – Acchiappafantasmi (registrato per il Nulla Osta il 29 novembre 1984 con il n. 80254) esce il 31 gennaio a Roma, Bologna, Torino, Napoli; il 1° febbraio ad Ancona e Catania; il 6 gennaio a Cagliari; il 7 febbraio a Milano, Padova, Genova; 8 febbraio, a Firenze; il1 4 febbraio, a Bari.

1 febbraio 1985 ©Corriere della sera

Presto detto, fu dunque subito Ghostbusters-mania: a fine dicembre del 1984, il 45 giri di Ray Parker Jr., a tutti gli effetti apripista al successo intercontinentale del film, era già entrato nella hit parade italiana dei singoli, per poi salire infine la cima della classifica dei primi cinque più venduti. Gli adesivi del logo “No Ghost” e le magliette promozionali andavano a ruba – letteralmente, secondo quanto ci raccontò sempre Ferrari, tanto da portare gli abusivi, in sentore di guadagno facile, a distribuirne fra le bancarelle una versione ovviamente tarocca. Dopotutto, ai tempi il passaparola per un film poteva diffondersi tra gli spettatori in pochi modi, incluse le voci di un certo fanatismo nelle sale e perfettamente rappresentati da due casi alquanto clamorosi: in un cinema di Milano dovettero intervenire i carabinieri per tenere a bada una fila lunghissima di spettatori scatenati, mentre i gestori della sala “Arlecchino”, sita in quel di Torino, furono costretti a chiudere i battenti per dieci giorni per aver violato le norme di sicurezza vigenti, pizzicati da un ispettore sanitario che aveva scoperto alcuni spettatori, talmente invogliati dal film, arrivati a pagare il costo del biglietto per vederlo interamente in piedi, anziché regolarmente seduti!

 

Erano rischi giustificati dagli incassi. Pensate che al 24 marzo 1985, a Roma Ghostbusters era in cartellone da 52 giorni senza sosta in quattro sale, alle quali poi se ne aggiunsero altre tre, con 255.000 spettatori raggiunti, mentre a Torino aveva registrato un totale di 76mila presenze: alla fine dei giochi, le città capozona avevano “acchiappato” oltre 1 milione di spettatori al 30 giugno.

Ricordiamo anche che all’uscita di Ghostbusters, i formati di riproduzione home video casalinghi, prima fra tutti la benemerita videocassetta VHS, contava un numero elevatissimo di contraffazioni, con conseguente distribuzione dei film appena usciti nelle sale all’interno del mercato della pirateria. La C.E.I.A.D. fece di tutto per evitare che questo scenario da mercato nero intaccasse oltremodo i prodotti di punta delle sale cinematografiche, tanto da istituire una vigilanza armata negli stabilimenti della Technicolor di Roma, dove si sviluppavano le pellicole destinate ai cinema, pagate 24 ore su 24 per sorvegliare appunto le copie di Ghostbusters, nel tentativo di “costringere” il pubblico a recarsi in sala, immantinente e senza alternative. Purtroppo, per quanto fosse possibile contenere il fenomeno, quando uscì in Italia per la prima volta in VHS, precisamente nel gennaio del 1986, il film registrò anche il triste record fra i titoli più piratati.

Sempre con l’ausilio di qualche data, pensate a quanto siano cambiati i tempi: uscito nel 1985, Ghostbusters andò in onda in televisione solo quattro anni dopo, nel dicembre del 1989 su Canale 5. In quel periodo era anche uscito nelle sale Ghostbusters II, il cartone animato The Real Ghostbusters ci faceva compagnia su Italia 1, fra la merenda e i compiti (…sì, okay, li faccio dopo… giusto?). Cresciuti in quel contesto così vivo, fragorosamente e familiarmente affabile, successivamente a quello scandire ritmico e rapido del tempo, in misura ghostbusteriana, ci siamo trovati in una sorta di limbo silente, nell’attesa che qualcosa, qualche luce potesse far presagire il ritorno sugli schermi dei nostri beniamini. Attendendo per molti anni, abbiamo visto infine il rilancio del brand nel 2016, con un reboot al femminile, e finalmente il tanto agognato seguito ufficiale prender forma, nel 2021. Questo Natale, torneremo dunque in sala per tastare con mano, ancora una volta e con la nota impazienza che ci contraddistingue, quanto acchiappare i fantasmi ci faccia sentire bene e ci renda tutti colleghi ghostbusters.

Infatti, 38 anni dopo siamo sempre qui, a credere in loro.

Andrea Ciaffaroni & Andrea Persica

Parte la pre-produzione del nuovo Ghostbusters !

Pochi ma significativi aggiornamenti arrivano sulla pre-produzione del nuovo capitolo di Ghostbusters, previsto per le sale il prossimo 20 dicembre. Jason Reitman, Gil Kenan ed Eric Steelberg, rispettivamente regista, sceneggiatore e direttore della fotografia del precedente Ghostbusters: Legacy, si trovano nella città di Londra, come loro stessi hanno confermato attraverso i loro profili Instagram. Il motivo è presto detto: la pre-produzione del nuovo film inizierà nella sede londinese della Sony Pictures, e, come si legge negli ultimi numeri di Production Weekly (un ringraziamo Davide Passaia per la dritta), si conferma che il primo ciak arriverà il 6 marzo, in un periodo di riprese che terminerà nel successivo mese di maggio, e con un nuovo titolo di lavorazione: Hell’s Kitchen. Non è chiaro, al momento, se si faccia riferimento all’omonimo quartiere di New York, ad una cucina dell’inferno, o … a Gordon Ramsay, però questi dati ufficializzano la produzione, avviatasi in prossimità dell’inizio delle riprese. Confermati, nel cast, gli attori del precedente film, incluso Ernie Hudson, mentre smentiamo una notizia che di recente è circolata nel web, solo perché priva di fondamento, che vede anche Aykroyd, Murray e la Weaver già scritturati per il nuovo sequel. Rimanete dunque sintonizzati per altri aggiornamenti… sulla prossima avventura!

Ernie Hudson conferma: ci sarà nel prossimo Ghostbusters!

Dopo alcune dichiarazioni speranzose, arriva la conferma che Ernie Hudson nel prossimo capitolo di Ghostbusters, sequel di Legacy, ci sarà.

A dichiararlo proprio lo stesso Hudson, ospite nello show televisivo The Kelly Clarkson Show. “Posso dire che ci sarà un altro Ghostbusters, e grazie a tutti i fan che hanno amato Ghostbusters Legacy, ne faremo un altro”, ha detto, e riguardo al suo personaggio, “Sono felice di dire che Winston ora è un miliardario e più autonomo”.

Qui il video della conferma.

Gil Kenan dirigerà il nuovo “Ghostbusters”!

Deadline ha pubblicato un importante aggiornamento sul prossimo capitolo di Ghostbusters, rivelando che il regista sarà Gil Kenan, già co-sceneggiatore e co-produttore di Afterlife, mentre il regista Jason Reitman rimarrà sceneggiatore e produttore assieme a Jason Blumenfeld, già assistente alla regia del precedente film. La squadra essenzialmente sarà la stessa, confermando inoltre che, dopo McKenna Grace come anticipato giorni fa, anche Paul Rudd e Carrie Coon torneranno nel sequel attualmente intitolato Firehouse: le riprese dovrebbero cominciare la prossima primavera, e la data di uscita prevista sarà quella del 20 dicembre 2023.

“È un vero onore prendere in mano lo zaino protonico e mettersi dietro la macchina da presa per il prossimo capitolo della saga della famiglia Spengler”, ha dichiarato Kenan. “Vorrei solo poter tornare al 1984 e dire al ragazzo nella sesta fila del Mann Valley West che un giorno avrebbe diretto un film di Ghostbusters“.

“Alcuni anni fa, mio padre mi ha consegnato le chiavi della Ecto-1, e insieme abbiamo realizzato Ghostbusters: Afterlife“, ha detto Jason Reitman. “Le parole non esprimeranno mai quanto sono grato di aver fatto un film con mio padre al mio fianco. È giunto il momento di consegnare quelle chiavi al mio partner creativo e collega acchiappafantasmi Gil Kenan, un brillante regista che manterrà vivo lo spirito di Spengler. Posso solo sperare di fornirgli la stessa cura produttiva e il supporto che mio padre ha mostrato a me”.

Pochi minuti fa, lo stesso Jason lo ha annunciato nel suo profilo Instagram:

https://www.instagram.com/p/Cl0ajNKKU-5/?igshid=YmMyMTA2M2Y%3D

Kenan , che abbiamo avuto il piacere di conoscere la sera dell’anteprima europea di Legacy a Roma, non è nuovo al mestiere di regista. Nel 2006 ha diretto il film d’animazione Monster House, nominato agli Oscar, seguito da Ember – Il mistero della città di luce (2008), e Un bambino chiamato Natale (2021). 

Seguiremo ovviamente tutti gli aggiornamenti del caso sul prossimo film che, ricordiamo, porterà la famiglia Spengler nella culla del quartiere generale degli acchiappafantasmi: nella caserma dei pompieri di New York.

Mckenna Grace: “Ghostbusters mi ha cambiato la vita!”

Mckenna Grace parla per la prima volta del suo problema con la scoliosi, e si è dimostrata orgogliosa del mondo in cui ha affrontato il percorso di recupero, anche in relazione all’esperienza vissuta sul set di Ghostbusters: Afterlife.

CREDIT: Matt Kallish

In una recente intervista concessa alla rivista australiana NME, la giovane attrice e cantante di sedici anni ha affrontato un argomento molto delicato in occasione soprattutto della uscita del suo nuovo singolo intitolato “Self Dysmorphia”, realizzato apparentemente in modo casalingo nella sua camera, dirigendolo e scrivendolo da sola. Come ha detto lei stessa, la canzone è “un costante promemoria degli errori che stavo commettendo”. Il riferimento è nel titolo stesso: la dismorfofobia è il il disturbo psichiatrico di chi ha un’eccessiva preoccupazione per un dolore fisico leggero o inesistente. La canzone, secondo la Grace, vorrebbe essere anche uno sprono per chi, come lei, ha vissuto delle stesse insicurezze, ma è anche una storia di vita personale. Proprio un mese fa circa, sul suo canale Tik-Tok ha pubblicato un video del suo recupero ospedaliero, successivo all’intervento chirurgico per correggere la sua postura spinale, perché si stava curvando in modo anormale. “Per la prima volta nella mia vita il mio corpo è dritto”, dice, e aggiunge sorridendo, “Ho anche guadagnato cinque centimetri in altezza”. La Grace aggiunge che il suo dottore è stato abile nel rendere la cicatrice sulla sua schiena il meno visibile possibile.

La storia del suo problema risale a quando aveva dodici anni: Grace, classe 2006, era già una attrice bambina prodigio, perché a dieci già figurava nel cast nel telefilm Disney, Crash & Bernstein e nella soap opera Febbre d’amore, seguiti da Independence Day – Rigenerazione, Gifted – Il dono del talento, Amityville – Il risveglio e Tonya, per citarne alcuni. Il padre di Grace è un chirurgo ortopedico, e fu il primo ad accorgersi che la figlia stava avendo un problema evidente di curvatura. Nascondere la scoliosi, per una attrice bambina, è un tormento che genera una radicata insicurezza, e non solo per motivi prettamente estetici: sul set, gli ignari direttori della fotografia a volte la rimproveravano perché non stava troppo dritta o si appoggiava su un piede. Col tempo prese coraggio per parlarne con pochi intimi sul set, specie i costumisti, per farsi aiutare soprattutto con i vestiti e fare in modo che la sua postura curva da un lato non rilevasse che una mano fosse più lunga dell’altra. Ancora oggi, quando lei si rivede nei video degli eventi importanti, come gli Emmy dell’anno scorso, sa perfettamente quando si nota questo suo problema che, fortunatamente, i fan non hanno mai scoperto.

Tenace e testarda, questa ragazza ha continuato il suo lavoro indefessamente: l’IMDB gli accredita ben 69 ruoli, ed è sbalorditivo per un’attrice che è nel giro da “solo” dieci anni. Fra gli ultimi suoi ruoli, certamente quello di Phoebe, la geniale ragazzina che scopre essere nipote di Egon Spengler in Ghostbusters: Afterlife, è quello cui Grace è più affezionato: “Ero così spaventata e nervosa [nel farlo], ma oggi è davvero bello voltarsi indietro e poter dire che quel film mi ha davvero cambiato la vita!”. Grace riprenderà il suo ruolo nel sequel che riporterà il franchise a New York. “Mi farà un effetto strano, tornare a vestire i panni di quel personaggio – dice – avevo appena compiuto tredici anni quando abbiamo iniziato a girare [Ghostbusters: Afterlife], e ora sul nostro [nuovo] set, ne farò diciassette”.

Ovviamente con il problema che aveva all’epoca – nel 2019 – girarlo si è rivelato particolarmente estenuante. “Qualcosa di cui non ho mai parlato è che in realtà avevo un tutore per la schiena che indossavo per cercare di correggere la mia colonna vertebrale”, dice. “Ma è difficile perché devi indossare quella roba [per] tipo 22 ore al giorno. E non potevo [tenerlo] mentre stavo girando – sono davvero di plastica dura, quasi come un corsetto. Quindi ho finito per non indossarlo tanto quanto avrei dovuto”. L’intervento chirurgico divenne quindi una necessità assoluta una volta che la sua curvatura spinale aveva superato il segno di 45 gradi. “Altrimenti”, spiega Grace, “ogni anno per il resto della tua vita, diventerai [più curvo] di [un altro] grado. E quindi ciò avrebbe significato che in 20 anni avrei superato una curva di 60 gradi, con il rischio di compromettere i polmoni e cose del genere”. Poiché il suo intervento è conseguito con successo, la curvatura di Grace è scesa a sei gradi – “ed è incredibile”. La sua reazione positiva è stata quella di dedicarsi alla musica una volta che il lockdown del 2020 chiuse gran parte dei set cinematografici. Un modo come un altro, spiega, per dare sfogo ai sentimenti. E sul suo ultimo singolo racconta: “Ho registrato questo video nella mia stanza tre settimane dopo l’operazione. Ero confinata sul divano e sulla mia sedia a gravità zero e stavo impazzendo, tanta era la voglia di dar sfogo alla mia creatività. Sapevo inoltre che non avevo ancora fatto molti progressi nella mia guarigione, almeno non abbastanza da permettermi di girare un video musicale per questa canzone, prima che uscisse. L’ho filmato e montato in un solo giorno e l’ho inviato al mio team musicale [dicendo loro che questo era il video musicale]”. In attesa del suo ritorno sulle scene, ascoltiamo questa sua nuova canzone, uscita lo scorso 18 novembre.

Grace, siamo pronti a credere nella tua forza!

Ghostbusters Italia per l’Heroes International Film Festival!

Un grande avvenimento si è registrato ieri alla seconda edizione del Heroes International Film Festival presso la Casa del Cinema di Roma: Ghostbusters Italia è stata presentata al pubblico fra le associazioni più attive dedicate alla cultura cinematografica, e con l’occasione è stato proiettato un documentario fondamentale sulle nostre attività presentato e realizzato dall’attore, doppiatore e nostro socio Edoardo Stoppacciaro. Il nostro Presidente GbMax ha ribadito come GbItalia sia presente in molti aspetti nella diffusione del brand di Ghostbusters: nelle fiere, come costuming e intrattenimento, nelle iniziative culturali, come la pubblicazione di una fanzine, il supporto alle case editrici per le edizioni italiane di libri dedicati all’argomento, ai sottotitoli di documentari o ai dialoghi di film come è successo con Ghostbusters: Legacy, o di beneficenza, con le emozionanti visite agli ospedali pediatrici per regalare un sorriso ai loro piccoli ospiti, e il divertimento e l’impegno di realizzare noi per primi dei fan film e di dare il supporto agli altri aspiranti cineasti che vogliono realizzarli. Il documentario di Edoardo è visibile qui sotto, come testimonianza del nostro impegno costante, necessario al fine di ricordare che Ghostbusters Italia, come associazione culturale, ha lo scopo di riunire tutti i supporter del brand nato dalle menti di Dan Aykroyd e Harold Ramis, di divertire, di coinvolgere e stimolare gli associati e il pubblico interessato al nostro universo. E’ proprio il caso di dirlo, non ci si annoia mai! Il gioco di squadra è fondamentale e sì… lo ammettiamo: acchiappare ci fa sentire bene.

Buona visione!

Andrea Ciaffaroni