In ricordo di Stephen Dane, “papà” della Ecto-1

Oggi sono sei anni dalla scomparsa di Stephen Dane, consulente attrezzista accreditato per Ghostbusters (1984) e Ghostbusters II (1989). Per dirla in parole povere, Dan Aykroyd fu la mente di tutto quello che circondava la parte tecnica degli acchiappafantasmi, ma il braccio fu Stephen, il cui contributo è stato riconosciuto in un secondo momento.

Per dare un’idea di quanto fu fondamentale per la progettazione delle attrezzature dei Ghostbusters, Mr. Dane ha aiutato la troupe a progettare il rivestimento interno ed esterno della Ecto-1 e della Ecto1-A, disegnando nel dettaglio tutto quello che riguarda l’attrezzatura sul portapacchi e ha supervisionato la verniciatura e varie acquisizioni delle parti esterne (scala, ecc.). Inoltre, Dane ha collaborato come consulente alla progettazione dello zaino protonico, della trappola, del “raccoglitore” per la melma, e dello Slime Blower. Quanto basta per meritarsi un nostro ricordo oggi.

Dane, nato nel 1941 e deceduto nel 2016, non aveva scampo, doveva lavorare a Hollywood: il padre lavorava nell’ufficio stampa della 20th Century Fox, la madre era un tre premio Oscar per i costumi. Si laurea nel 1961 alla University High School di Los Angeles mentre lavora part-time alla rivista “Life”, e prende lezioni come illustratore alla Douglas Aircraft Company, una delle maggiori compagnie aeree degli Stati Uniti che ha progettato durante la sua storia anche missili e velivoli spaziali. Successivamente ha preso altre due lauree, in lettere e in architettura. Avrebbe lavorato come architetto per tutta la vita quando nel 1973, cinque anni dopo aver cominciato la professione, decide di cambiare strada a fronte di una crisi del settore molto forte. Risponde ad un annuncio della Universal per nuovi progetti nel loro parco a tema, e l’ingresso nella industria gli ha permesso di lavorare come scenografo e art director in film come Blade Runner, Brainstorm – Generazione elettronica, La signora in rosso, Ritorno alla quarta dimensione, Balle spaziali e, ovviamente, Ghostbusters.

Nel dettaglio, come molti fan sanno bene, la lavorazione di Ghostbusters fu una corsa alla volpe senza precedenti: dall’okay della Columbia Pictures, nel maggio del 1983, Ivan Reitman aveva in calendario undici mesi di lavoro prima della sua uscita nel giugno del 1984. Le tempistiche erano quindi ridotte se si pensa che si partiva da una storia scritta da Dan Aykroyd poi rielaborata con Harold Ramis per tutta l’estate dell’83, alla fine della quale erano già iniziati i provini per gli attori, e il lavoro di preproduzione, prima di battere il primo ciak nell’ultima settimana di ottobre. Fra il copione definitivo e questo evento, passarono pochi mesi, se non settimane. È lo stesso Dane ad aver raccontato che ebbe solo sei settimane per portare a Reitman dei progetti sull’equipaggiamento abbastanza soddisfacenti per essere realizzati. Gli fu chiesta – esiste una data, 22 settembre 1983, quindi un mese prima del ciak iniziale! – una mano per lo zaino protonico, le trappole, e tutto il resto.

Alla fine, il lavoro di Dane si sovrappose con i suoi impegni, tanta era la roba da trovare. Si ispirò ad alcuni lancia fiamme per il proton pack, mentre per la Ecto-1, nonostante le indicazioni di Aykroyd per una Cadillac del 1959 fossero scritte in sceneggiatura, Dane andò al parco macchine degli Studi Burbank il 5 ottobre: scattò delle foto a tutte le ambulanze parcheggiate per tornare a casa e lavorare al design esterno e interno; il giorno dopo lavorò al proton pack con l’idea originale del lanciafiamme. Fino al 19 ottobre, giorno della spedizione della Cadillac da Los Angeles a New York, Dane ha lavorato senza sosta anche alla trappola. Dal 28 ottobre all’8 novembre, Dane era reperibile sul set per ogni rifinitura e migliorie sull’equipaggiamento e sulla Ecto-1.

Era così immerso nella lavorazione che trovò normale incrociare per le strade di New York la Ecto-1 con all’interno Aykroyd, Ramis, Bill Murray e Ernie Hudson mentre andavano a girare le scene al Municipio. Questo aneddoto lo raccontava spesso per la nonchalance con cui salutò loro con una mano, mentre Dan sfrecciava con una Cadillac del ’59, con un fantasma sullo sportello…

Per Ghostbusters II, Dane ha progettato il Giga Meter, il raccoglitore per la melma, e gli “Slime-Bower” (o spara-melma), e ridisegnato l’aspetto della Cadillac, trasformata in Ecto1-A. Nuovamente Dane si è interfacciato con Reitman e il copione, e per l’occasione ha utilizzato alcuni segnali di pericolo e avvertimento progettati per il precedente Blade-Runner.

Dane si era ritirato nel 2004, dopo aver lavorato a Squadra 49, per poi proseguire saltuari lavori come designer.

La sua figura è stata elogiata nel programma web Beyond The Marquee, registrata nel 2014, due anni prima che questo genio ci lasciasse. Una occasione unica, vedere Stephen Dane dentro la sua “creatura”. In quella occasione, Dane prestò alcuni suoi bozzetti originali al sito del programma,  più un prezioso calendario dei suoi appuntamenti che anche noi abbiamo citato, e che dettaglia cronologicamente come e quando lavorò al primo Ghostbusters.

Batman con Bill Murray e Eddie Murphy? Poteva accadere!

È tornato alla ribalta un aneddoto che riguarda la carriera di Bill Murray e dei suoi numerosi e a volte clamorosi rifiuti di alcuni ruoli che hanno fatto la fortuna di altri attori. La cosa non dovrebbe stupirvi molto perché la storia del cinema è colma di storie così, ma leggere che Murray era stato uno dei primi attori considerati per fare Batman per la regia di Tim Burton vi ha sicuramente incuriosito. Dovrebbe, ma attenzione, nel 1989 anche Michael Keaton era una scelta strana: come Bill, anche Keaton aveva avuto passati trascorsi nel mondo della comicità, come stand-up e attore in film come Night Shift – turno di notte, Mister mamma e Beetlejuice – Spiritello porcello, e inserirlo in un ruolo così cupo fu per Burton una bella scommessa vinta.

Tuttavia, è sempre meglio fare un po’ di chiarezza.

 

Il New York Times, nel febbraio del 1989, rivelò che Murray avrebbe dovuto fare Batman prima che subentrasse Keaton, a riprese iniziate nell’ottobre 1988. Quello che non era stato ancora raccontato, è che il progetto risaliva al 1977, e negli anni il treno delle idee trascinò anche Ivan Reitman come regista di una versione quasi parodistica con Murray e…. Eddie Murphy. In una intervista recente a Yahoo, Murray ha spiegato: “Ne parlai con Eddie Murphy, e lui voleva fare il ruolo di Batman. Questo è quanto uscì da quella conversazione”. E Ha aggiunto: “Non voglio essere il ‘Wonder Boy’ di nessuno – ha proseguito Murray. Forse molto prima, quando ero un ragazzo. Ma negli anni ’80 era troppo tardi per quello. Inoltre, non potevo indossare quell’outfit. Eddie sta bene in viola, e io sto bene in viola. In rosso e verde, sembro uno degli elfi di Babbo Natale. C’era solo molta vanità coinvolta nella produzione. Non sarebbe mai potuto succedere”. Difficile immaginare che versione di Batman sarebbe uscita con una coppia così, né quanti sequel Bill avrebbe sopportato di fare, ma del resto neanche Murphy riuscì a partecipare a Ghostbusters, ricordate? E non perché non volle, ma semplicemente era impossibilitato, perché impegnato con le riprese di Beverly Hills Cop (a prova di quanto si è sempre detto, il film era in fase di pre-produzione quando le riprese di Ghostbusters erano terminate, e gli era quindi impossibile esserci). Murphy e Bill hanno invece in comune un altro clamoroso rifiuto: Eddie Valiant in Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988). Ma mentre Murphy rifiutò volutamente il ruolo perché secondo lui, all’epoca, mescolare animazione con attori in carne ed ossa era, parole sue, “una stronzata”, il buon Bill, per il famoso “vizio” di non avere un agente, fu semplicemente impossibile da contattare. E dire che Spielberg lo voleva fortemente, e per la cronaca quando questa storia saltò fuori pare che Bill non l’abbia presa per niente bene.

Jason: “Ha trasformato il suo destino in una risata di gioia”

“Ho perso il mio eroe. Tutto ciò che chiedo al mondo è di poter raccontare a mio padre un’altra storia. Veniva da una famiglia di rifugiati e ha trasformato il suo destino in una risata di gioia. Vi ringrazio per i tanti messaggi affettuosi. Per favore, godetevi i suoi film e ricordatevi il suo splendido saper raccontare. Nulla lo renderebbe più felice”.

Jason Reitman.

Dopo aver fatto il provino per Ghostbusters, Ivan si è avvicinato, mi ha sorriso e mi ha dato una pacca sulla testa. Ricordo di aver tanto desiderato una foto assieme a lui, pensavo che quella sarebbe stata la mia unica chance, ma in quell’occasione dovevo comportarmi in maniera professionale. Non avevo idea dell’importanza che nella mia vita avrebbero assunto lui, la sua famiglia e gli Acchiappafantasmi: da quando ho avuto la possibilità di interpretare Phoebe, sono entrata a far parte di un’enorme famiglia di Ghostbuster che abbraccia il mondo intero. Ivan era un nonno per tutti noi, premuroso e gentile – l’aver reso lui e Jason orgogliosi ha significato e tutt’ora significa così tanto… dedico un pensiero a loro e all’intera famiglia Reitman.

McKenna Grace.

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https://www.instagram.com/p/CZ9sEOhp8Zr/

Di seguito alcuni messaggi apparsi sui social da parte dei colleghi e amici (post in aggiornamento)

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https://www.instagram.com/p/CZ-kBrnp4IJ/

https://twitter.com/carriecoon/status/1493072862596546560?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1493072862596546560%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fghostbustersnews.com%2F2022%2F02%2F14%2Fghostbusters-cast-remembers-director-ivan-reitman%2F

https://twitter.com/Logan_Kimchi/status/1493089335901671428?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1493089335901671428%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fghostbustersnews.com%2F2022%2F02%2F14%2Fghostbusters-cast-remembers-director-ivan-reitman%2F

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https://twitter.com/lauzirika/status/1493071195520086016?s=21

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Un tributo a Ivan Reitman

Esistono cineasti che nel loro lavoro vengono considerati “maestri”, un po’ per l’età longeva ma anche per aver insegnato qualcosa durante la loro carriera. Ivan Reitman, che ci ha lasciato improvvisamente lo scorso 12 febbraio, era un maestro soprattutto nell’averci insegnato cosa vuol dire entusiasmo: per il cinema, e per la commedia.

Aveva un senso dell’umorismo irriverente, ben legato allo spirito anarchico del National Lampoon, la celebre rivista satirica americana che cambiò le regole della comicità: Reitman ha prodotto, agli inizi della sua carriera, lo spettacolo teatrale dello show radiofonico diretto da John Belushi, nel 1974-75. Il cast era composto da Belushi, Brian-Dyole Murray, Harold Ramis, Bill Murray, Gilda Radner. Già questo dovrebbe dare una idea di cosa è stata l’esperienza di Reitman nel mondo comico. Produrrà poi Animal House (1978), altro classico delle commedie collegiali, maleducato e esilarante; alla regia spalleggia il debuttante Bill Murray nel film Polpette (1979), e sempre con Bill incontra Harold Ramis in Stripes (1981), una prova generale di Ghostbusters (1984).  E’ interessante far notare che Ivan Reitman aveva origini cecoslovacche, e con la famiglia si era trasferito in Canada agli inizi degli anni Cinquanta. Nei suoi primi lavori professionali, Reitman produceva programmi televisivi nella stazione indipendente CITY-TV, con sede a Toronto: è lì che incontra un giovanissimo Dan Aykroyd, voce dei promo televisivi. Nel 1983 Ivan e Dan diedero la luce al progetto di quest’ultimo di un film con degli acchiappafantasmi, e il suo seguito nel 1989. La carriera di Ivan è stata successivamente legata alle commedie, eccezion fatta per film come Pericolosamente insieme (1986), e citiamo: Gemelli (1988), Un poliziotto alle elementari (1990) Dave – Presidente per un giorno (1993), Due padri di troppo (1997), Evolution (2001). Nel 2000 ha fondato la The Montecito Picture Company, che ha prodotto, fra le varie cose, il reboot de La pantera rosa (2006) con Steve Martin e, ovviamente, l’ultimo grande capitolo di Ghostbusters diretto dal figlio Jason.

Noi fan di Ghostbusters ci sentiamo orfani oggi di un padre della commedia, che ha avuto la fortuna come noi di vedere il franchise ancora una volta portato in gloria.

Grazie maestro, ci vediamo dall’altra parte.

Andrea Ciaffaroni

Ghostbusters – Afterlife domina la classifica dell’home video!

I soli diritti di sfruttamento ci arricchiranno oltre i nostri più sfrenati sogni!”, diceva Peter Venkman mentre cercava di convincere Ray Stantz che aver ipotecato la fattoria dei suoi genitori al 19%– con un costo di interessi di 95,000 dollari solo nei primi cinque anni – non è stata una cattiva idea. E dopo quasi quarant’anni, acchiappare fantasmi frutta ancora!

È notizia dalla classifica del sito Media Play News – il NPD VideoScan First Alert che combina i numeri di vendita dell’home-video americano – che Ghostbusters Afterlife è il primo nelle vendite nel weekend del 5 febbraio scorso, con il 65% delle vendite riguardanti il formato Blu-Ray e il 19% dal formato UHD. La ristampa del cofanetto contenente i tre film della saga è terzo in classifica e il formato Blu-ray costituisce il 70% delle vendite, di cui il 23% il cofanetto Ultimate Collection di otto dischi che è andato fuori catalogo in tempi da record (e non si hanno notizie di eventuali ristampe future).

In Italia le notizie sono ugualmente incoraggianti, secondo Dvd Store Ghostbusters Legacy è secondo nella classifica dei dieci più venduti nel formato Blu-ray, mentre la scorsa settimana Ibs.it inseriva il film nel primo posto nel formato DVD. Molti utenti hanno preferito l’edizione steelbook, velocemente andata fuori catalogo. La Eagle Pictures ci informa che la Univideo, la più importante realtà che riunisce gli editori di home-video, ha classificato Ghostbusters Legacy al secondo posto nella Top Ten nel periodo compreso del 31 gennaio – 6 febbraio, e al primo fra i Blu-ray. Risultato ancora più soddisfacente poiché anche il cofanetto Ultimate è posizionato al terzo posto dei Blu-ray e settimo fra i titoli più venduti.

A breve pubblicheremo recensioni, unboxing e approfondimenti su queste novità dell’home video, quindi tenetevi pronti! Non mancheranno sorprese…

Intanto, il film di Reitman, vicino a raggiungere i 200 milioni di dollari d’incasso nel mondo con la distribuzione recentissima in Giappone, è stato escluso dagli Oscar non ottenendo la nomination per i Migliori Effetti visivi, ma è in attesa di sapere se otterrà il Bafta per gli effetti speciali o il premio agli Art Directors Guild.

Ghostbusters Ultimate Collection: confermati grandiosi extra!

Grazie a Ghostbusters News, siamo in grado di riportare dei dettagli importanti sul cofanetto in Blu-Ray 4k in uscita nel 2022 come qui riportato, dettagli clamorosi che ci apprestiamo ad elencare qui e ipotizzando quali contenuti dovremo aspettarci finalmente in home-video.

Come già annunciato, Ghostbusters Legacy uscirà in home video in tutti i formati il prossimo 1 febbraio negli Stati Uniti (e in Italia, salvo smentite, il 30 giugno 2022), e in più è in arrivo un mega cofanetto di 8 dischi in Blu-Ray contenente il film di Jason Reitman e i precedenti capitoli diretti dal padre Ivan nel 1984 e nel 1989. (in più, in digitale sarà disponibile nelle piattaforme Vudu, Prime Video, Apple TV, Google Play dal 4 gennaio, al momento solo negli USA).

Prima di riportare il comunicato stampa della Sony, ecco il video di una recente anteprima dei contenuti extra di Ghostbusters Afterlife:

THE GHOSTBUSTERS ULTIMATE COLLECTION contiene in formato 4k ULTRA HD e in formato Blu-Ray GHOSTBUSTERS, GHOSTBUSTERS II, GHOSTBUSTERS AFTERLIFE. Nel caso di Afterlife, i contenuti extra saranno gli stessi che si trovano nelle edizioni singole in Blu-ray.

 

Si aggiungono poi due dischi Blu-Ray di soli extra, per oltre 20 ore di contenuti in gran parte inediti.

DISCO 1 – GHOSTBUSTERS

NOVITÀ: rara versione di 114 minuti montata per le anteprime (SD) – questa prima versione del film è una cosiddetta copia lavoro con ciak alternativi, scene aggiuntive, effetti speciali non completati, e altro. (N.B.: tempo fa avevamo visto questa cassetta in formato beta conservata negli uffici della Ghost Corps, mostrata da Jason Reitman a Adam Savage!).
– Con il commento opzionale del produttore associato Joe Medjuck e del montatore Sheldon Kahn.

NOVITÀ: “Reitman Squared”, commento alle scene – uno sguardo a due scene del film commentate da Ivan & Jason Reitman

NOVITÀ: le audizioni perdute di Dana – otto provini per il ruolo di Dana Barrett, inclusi quelli di Denise Crosby, Kelly LeBrock e altre attrici! Con speciale ringraziamento a Brandon Kleyla.

NOVITÀ: “Ghostbusters: Behind Closed Doors” documentario di 90 minuti sulla realizzazione del film e la storia del franchise!

NOVITÀ: Ghostbusters Dailies – oltre un’ora di giornalieri (le riprese quotidiane non ancora montate) che comprendono sette scene del film. (NB: molto probabilmente saranno inclusi i video visti durante il Ghostbusters Fan Fest a Los Angeles nel 2019, cliccate qui per i dettagli alla voce scene eliminate).

NOVITÀ: versione televisiva integrale (SD) – contiene alcune sequenze diverse dalla edizione cinematografica.

Il contenuto è poi identico al cofanetto Blu-Ray uscito nel 2019:

16 scene eliminate

Spot televisivo degli acchiappafantasmi e vari ciak dello stesso.

La anteprima girata per i distributori girata nel 1984 da Aykroyd e Murray.

“A Moment With the Stars” EPK (Electronic Press Kit) originale.

Dietro le quinte del 1984.

Dietro le quinte con il team degli effetti speciali.

Dietro le quinte con la troupe.

Who You Gonna Call: A Ghostbusters Retrospective (con Ivan Reitman e Dan Aykroyd).

Ecto-1: Resurrecting the Classic Car (documentario sul restauro della Ecto-1)

Lo Scream test del fantasma della bibliotecaria di Ruth Oliver

Multi-Angle Explorations

Confronti con lo Storyboard

Galleria foto

Video musicale “Ghostbusters” di Ray Parker, Jr.

Trailer e promo.

DISCO 2 – GHOSTBUSTERS II & GHOSTBUSTERS: AFTERLIFE

GHOSTBUSTERS II

NOVITÀ: “Reitman Squared”, commento alle scene – uno sguardo a due scene del film commentate da Ivan & Jason Reitman

NOVITÀ: 19 scene eliminate – una collezione di scene mai viste! (quasi certamente fra quelle anticipate nella scheda del film che trovate qui).

NOVITÀ: Ghostbusters II Soundtrack Promo – una scena del film commentata dal compositore Randy Edelman

NOVITÀ: versione televisiva integrale (SD) – contiene alcune sequenze diverse dalla edizione cinematografica.

Il contenuto è poi identico al cofanetto Blu-Ray uscito nel 2019:

7 ulteriori scene eliminate

“The Oprah Winfrey Show: Cast of Ghostbusters II” – giugno 1989

Time Is But A Window: Ghostbusters II and Beyond (con Ivan Reitman e Dan Aykroyd).

Ghostbusters II EPK originale.

“On Our Own” video musicale di Bobby Brown

Vari Trailer

GHOSTBUSTERS: AFTERLIFE

Jason’s Sneak Peek from Set (una sbirciata sul set con Jason)

Vari Trailer

***

Quindi questi otto dischi non possono mancare nella vostra videoteca, ricordando che questo cofanetto conterrà anche una ristampa del libro Making Ghostbusters (1985), la sceneggiatura del primo film analizzata scena per scena, pubblicazione a lungo fuori catalogo e finalmente tornata disponibile. Al momento, la Eagle Pictures non ha confermato se effettivamente il libro sarà tradotto in italiano, ma le aspettative sono molto basse. Questa edizione colmerà ogni desiderio del fan più esigente, con il recupero di materiale ancora oggi inedito. Quindi non vi rimane altro che cliccare nei link sottostanti per la prenotazione.

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Backstage a sorpresa di “Ghostbusters – Afterlife”!

Mentre il film sta correndo per il decimo giorno consecutivo di programmazione da quando è uscito in America, raccogliendo ben 115 milioni di dollari dal botteghino internazionale, il materiale pubblicitario di Ghostbusters Afterlife ci sorprende con un interessantissimo backstage, direttamente dal press-kit elettronico (scovato in verità dalla filiale francese della Sony Pictures), che con qualche probabilità finirà in una futura edizione home-video.

Nel frattempo potete gustarvelo in questo articolo, non senza darvi alcune informazioni, prima su tutte il rischio di spoiler per alcune sequenze, e qualche dettaglio di quello che vedrete. Anzitutto, il video specifica che si tratta della troupe B-Roll, vale a dire la seconda unità che ha seguito le riprese secondarie o di raccordo fra una scena e l’altra. Queste riprese, che ricordiamo risalgono all’estate del 2019, ci mostrano molti momenti carini e divertenti, specie se avete amato il personaggio di Phoebe e di Podcast. Una delle prime che vediamo, ci mostrano la stunt-car utilizzata per il famoso salto della Ecto-1 che abbiamo visto negli ultimi trailer: la Cadillac non sarebbe mai sopravvissuta a quel salto compiuto dallo scatenato Trevor! Alcune riprese della Ecto-1 sono incalzanti, e chi ha già visto il film noterà che alcune prodezze – come il sedile del fuciliere che si muove al contrario – non sono finite nel film. Una gag tagliata vede una cameriera “smerdata”, mentre nella scena in cui Paul Rudd mostra i filmati dei vecchi Ghostbusters a Phoebe e Podcast, dice una battuta poi tagliata sugli eventi di New York negli anni ’80 (“Ci hanno fatto un film negli anni ’90“). Altra sequenza tagliata, Podcast che prova ad aprire la trappola mentre Phoebe lo scoraggia per i suoi tentativi con un righello. Interessante vedere Dan Aykroyd sul set dell’ufficio dello sceriffo: la sua presenza, giustificata per il suo ruolo di produttore esecutivo, non è una sorpresa poiché sua figlia Stella interpreta una poliziotta. La Sony ha tolto l’audio della canzone che Mckenna stava suonando con l’ukulele, ma a quanto pare stava divertendo Logan Kim. Gli amanti degli effetti speciali adoreranno le sequenze con i Terror Dog, il prototipo del P.K.E. e gli inseguimenti nelle riprese in esterni, e la scena di Rudd nel supermercato.

Questo video è insomma una vera chicca da non perdere!

Ghostbusters Legacy è ancora al cinema, correte a vederlo, apprezzerete di più questo video!

L’album inedito della famiglia Ghostbusters

Sull’onda dell’entusiasmo per la saga di Ghostbusters, Vanity Fair ha pubblicato un articolo con delle foto mai viste sul set di Ghostbusters del 1984 e di Ghostbusters II, del 1989. Sono scatti davvero belli, quasi intimi, con la presenza dei piccoli Murray, Ramis e Reitman.

Le prime fotografie vedono il piccolo figlio di Bill Murray, Homer, oggi ristoratore a Brooklyn. Homer era troppo piccolo per averne ricordi oggi, ma Jason ha detto: “Ricordo che Homer Murray era come il diavolo della Tasmania“. Da queste istantanee non fatichiamo a crederci! Jason chiede al padre Ivan durante l’intervista per Vanity, “Ti sembrava un set sicuro per bambini?? I set a volte sembrano parco giochi, a volte sono pericolosi“. Risponde Ivan: “Penso che questo sembrava più un parco giochi, perché era un grande spazio aperto. Voglio dire, non credo che fossero al sicuro sotto il lampadario quando l’abbiamo fatto schiantare sul tavolo, ma la maggior parte delle volte lo era“.

Si passa poi al set di Ghostbusters II: Jason non sta dirigendo Dan Aykroyd – questo sarebbe accaduto trent’anni dopo esatti – ma probabilmente stanno parlando di altro. Dietro lo zaino protonico di Dan c’è la tazza promozionale degli acchiappafantasmi, ricordate? “uno per famiglia!”

Su un altro set si vedono Ivan, Jason e Bill Murray guardare quelle che Jason ricorda essere come uno dei primi concept art di Vigo. Padre e figlio discutono su quello che era l’atteggiamento di Murray come improvvisatore perenne delle sue battute, alla ricerca di una colonna da seguire per migliorare la scena. Jason intuisce cosa intende papà Ivan, e cioè Murray costruiva la scena per ottenere una opportunità di scatenare la risata a suo favore.

“Qui”, dice Jason, “è dove è cominciata la mia ossessione [di diventare regista]”. A volte Ivan faceva finta di arrabbiarsi perché Jason non sembrava troppo interessato a quello che stessero facendo, e allora lo invitava a guardare dentro l’obiettivo.

Altra visitatrice sul set, Violet, la primogenita di Harold, in questo scatto fatto durante le riprese della scena del tribunale. Violet nel 2018 avrebbe poi pubblicato un libro di memorie poi edito da noi recentemente. “È un vero incrocio tra Harold e sua madre [Anne Plotkin], e ha un senso dell’umorismo adorabile e bizzarro”, ricorda Ivan. “Penso che avessero una relazione molto matura”. “Quando leggi il libro di Violet, hai un’idea di come fosse la loro relazione, padre in figlia”, dice Jason, che si è consultato con lei sulla sceneggiatura di Afterlife e sul modo in cui ha gestito l’eredità di suo padre come Egon. “L’ha chiaramente trattata come un’adulta fin dall’inizio. Questo è diventato parte del loro legame, ed è quello che vedo in questa foto. C’è chiaramente una vera amicizia lì”.

Ivan ha sempre ritagliato piccole partecipazioni alla sua famiglia: era Jason il bambino che diceva a Ray Stantz “Mio padre dice che vendete fumo e merda”, ma anche Catherine – oggi star della serie CBS Workin’ Moms – appariva in Ghostbusters II. Era la bambina la cui gioia era monitorata da Egon, nella scena che si concludeva con la sua frase, “Vediamo cosa succede quanto le togliamo il cucciolo”.

Una terza figlia, Caroline, era troppo piccola per avere una parte, ma sul set è giunta in un giorno davvero speciale. Ricorda Ivan: “Quella è la mamma di Jason, mia moglie, Geneviève, che dà da mangiare alla bambina. E quello è il giorno in cui è arrivata con in braccio quel bambino dal Nevada, dove l’abbiamo adottata”, dice Ivan. “È venuta direttamente sul set, che era agli studi di Burbank, per mostrarmi il bambino. Questo è il primo momento in cui ho avuto modo di vederla. Ovviamente, ha avuto modo di incontrare i Ghostbusters”.