Ghostbusters 3: spunta il (finto) copione di Max Landis

 

Tramontata l’idea di un terzo capitolo e sorta la (discussa) saga dei reebot (prima al femminile, poi forse al maschile), viene disseppellita una falsa notizia che era stata diffusa prima che la Sony scritturasse Paul Feig per il nuovo film: qualcuno ricorderà che diversi “rumors” che circolavano in rete vedevano Max Landis, il figlio del regista John, come autore del copione di Ghostbusters 3 – una notizia falsa che, a sorpresa, lo stesso Max ha voluto rendere concreta e un po’ per divertimento e un po’ per esercizio di stile e di sceneggiatura ha scritto di suo pugno il seguito ideale di GB.

E pochi giorni fa, l’ha anche pubblicato nel suo blog. Sia chiaro sin da subito che questo trattamento non riguarda alcun produzione in corso della Sony, e quello che sotto riportiamo è stato tradotto da Screenweek.it per conoscere il lavoro di Landis Jr., classe 1985.

Si comincia nel 1920, dove assistiamo al culto di Ivo Shandor e alla proclamazione di una profezia riguardante le due venute di Gozer sul nostro mondo. La prima sarà un fallimento, la seconda, 30 anni dopo per distruggere la terra. Un seguace del culto si lascia sfuggire queste informazioni e viene ucciso per insubordinazione.. diventando il fantasma che tutti noi conosciamo come Slimer.

 Si passa al 2016. Ghostbusters è diventato un franchise nazionale, di proprietà privata e sovvenzionato dal governo. Ma i fantasmi scarseggiano e i fondi della società sono quasi finiti. I Ghostbusters continuano a rimanere iconici, ma al di là del merchandise, degli show televisivi ecc. la compagnia è in bancarotta e sull’orlo del collasso.

Solo due sedi sono rimaste operative e non ci sono state chiamate in più di 10 anni. Gli originali Ghostbusters sono per la maggior parte andati. Venkman ha preso i soldi e si è rifugiato chissà dove. Winston Zeddemore ha lasciato il gruppo nel 1991 e conduce una vita da miliardario. Egon Spengler è accidentalmente salito ad un piano di esistenza superiore e ha lasciato solo il sempre più delirante Ray Stantz, che continua a condurre la compagnia.

 Il Team di New York è ora composta da Ted Becker, un ragazzo che sta vivendo un sogno maturato quando era bambino e ha visto il gruppo sconfiggere Gozer; Veronica Spengler, figlia di Egon Spengler; Brian Quaid, che si è autoproclamato psichico; Irwin Oberstein, un metallaro del MIT che vede gli Acchiappafantasmi come l’ultima via per esplorare le sue idee punk rock di fisica quantistica.

Landis ha giocato con questo ipotetico terzo capitolo, creando un film che fosse in grado di concludere una trilogia:

Si tratta di una vera a propria chiusura del cerchio cominciato con il primo film, aggiornata con gli standard delle pellicole moderne. Come tale, possiede un potenziamento della minaccia presente nel primo film, così come più sequenze d’azione, e un maggiore approfondimento emotivo.

Su twitter, ha poi indicato il suo cast ideale: Seth Rogen (nel ruolo di Becker), Jenny Slate (Spengler), Kumail Nanjiani (Oberstein), Joel McHale (Quaid), Dustin Milligan (Dante), Jon Hamm (Reiser).