Tornano gli sterminatori del paranormale originali sulle pagine del settimanale Topolino: a distanza di ottantasei anni dalla prima avventura della “Ajax Ghost Exterminators”, Topolino, Pippo e Paperino sono di nuovo in affari per catturare potenziali poltergeist nella nuova storia pubblicata sul numero 3502 di “Topolino” in edicola da mercoledì 4 gennaio. Si tratta di “Fantasmi del futuro”, la prima storia di una saga a fumetti con i personaggi ritratti nello stile classico degli anni ’30, otto storie speciali realizzate per festeggiare i cento anni della Disney ambientate nel futuro: scritta da Francesco Artibani, con bellissimi disegni, chine, e colori di Giovanni Rigano, i nostri amici si trovano in una Topolinia ultramoderna ma ancora….infestata, almeno così sembra da una chiamata improvvisa che arriva giusto in tempo per riaccendere le speranze dei tre acchiappafantasmi, in bolletta e sul punto di crollare.
Una chiamata con tante sorprese e una vecchia conoscenza, ma questo lo scoprirete in edicola.
Le citazioni e la storia si basano direttamente dal capolavoro d’animazione Lonesome Ghosts (Topolino e i fantasmi, 1937), prodotto da Walt Disney per la RKO e diretto da Burt Gillett, senza dimenticare la versione precedente a fumetti dal titolo The Seven Ghost, di Floyd Gottfredson e Ted Osborne e pubblicata nel 1936. In un precedente articolo, avevamo raccontato come questo corto Disney avesse influenzato le menti di Dan Aykroyd e Ivan Reitman più di ogni prodotto audiovisivo sul mondo degli acchiappafantasmi.
Nella storia dei fumetti Disney sono state pubblicate altre storie di fantasmi e acchiappafantasmi. La prima si intitolava proprio Topolino & Pippo ghostbusters (cacciatori di fantasmi), scritta e disegnata da Giulio Chierchini, pubblicata sul numero 1545 (7 luglio 1985), ma che a parte il titolo e che l’anno fosse quello dell’uscita nelle sale italiane, non aveva riferimenti al film di Ivan Reitman; invece si cita il film con Paperino acchiappafantasmi (Topolino n. 1663 dell’11 ottobre 1987), scritta da Bruno Concina e disegnata da Paolo Ongaro, con una premessa interessante di Archimede Pitagorico che si sbarazza di una valigetta con all’interno un kit per acchiappare i fantasmi (incluso un manuale con un logo….di nostra conoscenza!) regalandola ad uno scettico Paperino che viene però incoraggiato da Qui, Quo e Qua a farlo davvero. La storia coinvolge il papero sempre più entusiasta di aiutare i fantasmi ad essere più utili alla società, tanto da lasciarli liberi nella villa infestata di proprietà di suo zio Paperone.
Più esplicito il riferimento nella successiva Paperino e Paperoga ghostbusters (Topolino n. 1869, 22 settembre 1991), scritta da Giorgio Pezzin e disegnata da Silvio Camboni, una divertente storia in cui i due cugini paperi si attrezzavano di ambulanza e zaini protonici per catturare gli spettri, ovviamente con esiti disastrosi (e divertenti, come i nipotini saturi dell’ennesimo capitolo di Ghostbusters, arrivato al numero 56!); velato il riferimento ma sempre con l’idea di circoscrivere una casa infestata è presente in Zio Paperone e la vecchia casa (Topolino n. 2446, 15 ottobre 2002), testi e disegni di Maurizio Amendola. Al momento, l’ultima storia che cita il nostro mondo è apparsa su Topolino n. 3253 (28 marzo 2018), Paperino Paperotto e la biblioteca dei fantasmi, testi di Fausto Vitaliano e disegni di Daniela Vetro. Protagonisti sono la versione “baby” di Paperino con i suoi amici di Quack Town e i loro sogni di cosa vogliono fare da grandi. Uno di loro, Allan, ha il desiderio di diventare un regista cinematografico, ed è Paperino a dargli la prima idea: esatto, proprio Ghostbusters. La vecchia biblioteca di Quack Town è infestata dai fantasmi e Paperino, Tom e Louis si improvviseranno acchiappa-fantasmi per catturare l’intruso. L’influenza del film del 1984 di Ivan Reitman è chiara sin dalla terminologia usata e dagli aspirapolveri tipo Foletto necessari…per la cattura dei fantasmi!
Andrea Ciaffaroni